Venerdì 16 il convegno per ripercorrere progetti e attività dell'Archivio diocesano

Uno scrigno “aperto” a tutti, che custodisce la storia delle famiglie, delle comunità parrocchiali e del principato vescovile

“Scrinium Apertum”: è il titolo del convegno promosso dall'Archivio Diocesano Tridentino in occasione dei suoi 25 anni di istituzione, nella giornata di venerdì 16 febbraio dalle 9 alle 17.

Il titolo, evidente ossimoro, richiama gli “scrinia” antichi dove accanto ai tesori venivano custoditi gelosamente i documenti importanti a testimonianza del loro valore quale testimonianza della storia di chi ci ha preceduto, ma è accompagnato dall’aggettivo “apertum” caratteristica che l’Archivio Diocesano ha fatto propria in questi 25 anni. La storia “aperta” a tutti, la possibilità per ciascuno di poter approfondire dalle semplici radici familiari alle vicende complesse di comunità parrocchiali e principato vescovile.

Il convegno della mattina (inizio ore 9) è dedicato ai settori di attività promossi negli ultimi anni e ancora aperti. I relatori, accanto agli archivisti diocesani (Katia Pizzini, Claudio Andreolli e Renato Giacomelli) saranno appartenenti alle realtà che maggiormente ne hanno condiviso il percorso: la soprintendenza per i beni culturali della provincia autonoma di Trento (in particolare con il servizio beni archivistici e librari e archivio provinciale con Stefania Franzoi e Walter Biondani) e l’Università di Trento (con Emanuele Curzel e Marta Villa). Si parlerà di vari fondi archivistici: il prestigioso archivio del Capitolo del Duomo, quello molto complesso del Seminario diocesano, le centinaia di archivi parrocchiali diffusi sul territorio, ma anche l’attenzione per le ricerche familiari, la digitalizzazione come importante canale di conservazione e valorizzazione della documentazione, la didattica (settore attivo dopo lo spostamento nella nuova sede), ovvero l’attenzione nuova verso il mondo scolastico, al quale vengono offerti percorsi di approfondimento storico-locale nel tentativo di far emergere come la conoscenza della storia sia di fondamentale importanza per comprendere meglio l’oggi in cui viviamo. Infine verrà presentato un nuovo progetto, ancora in fase di attuazione, ovvero la racconta di un archivio multimediale di “voci” e testimonianze.

Il pomeriggio (inizio ore 14.30) prevede un momento di visita alla nuova sede dell’archivio e alla piccola esposizione documentaria proposta per l’occasione; a seguire una tavola rotonda finale, presieduta dall’arcivescovo Tisi assieme al direttore mons. Livio Sparapani e coordinata da Alberto Folgheraiter, con i relatori (Pasquale Chistè, Casimira Grandi, Maurizio Gentilini, cooperativa Koinè e Walter Zafarana) che racconteranno la loro esperienza e la loro partecipazione a questi 25 anni di attività.