Lo scultore pavoniano

E' morto recentemente a Genova, a 83 anni, fratel Marino Vicenzi, religioso pavoniano trentino. Era nato nel 1934 in Francia, da genitori cembrani emigrati. Rimasto orfano, era stato ospitato da uno zio e affidato poi all’Istituto pavoniano di Trento. Qui era stato educato e avviato alla professione di intagliatore del legno, dove aveva maturato la vocazione religiosa: diventare fratello laico, impegnato a tempo pieno nell’educazione e nell’avviamento professionale dei ragazzi. L’8 settembre 1952 si era consacrato a Dio nella Congregazione dei Figli di Maria Immacolata–Artigianelli Pavoniani.  Da allora aveva svolto la sua missione di educatore e di formatore professionale in diversi Istituti: a Trento, a Monza (per vent’anni), a Montagnana (Padova) e infine a Tradate (Varese). Da pochi mesi era ricoverato nella casa degli anziani di Genova.

Carattere aperto e cordiale, fratel Marino ha lasciato una bella testimonianza della sua fede e della sua vocazione nelle persone che ha incontrato e soprattutto in tanti ex allievi che tornavano volentieri ad incontrarlo e a ringraziarlo.

Esperto nella sua arte, è stato autore di tante opere in legno, che sono sparse non soltanto in Italia, ma anche nelle altre nazioni: dal Brasile al Messico, dalla Spagna alla Colombia, dall’Eritrea al Burkina Faso e alle Filippine. Sono opere prevalentemente di soggetto religioso, tra cui la grandiosa scultura rappresentante Gesù Maestro, nel Seminario di Patos de Minas in Brasile.

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