Non credete al riscaldamento globale e al cambiamento climatico? Potrebbe farvi ricredere il recente studio pubblicato sulla più autorevole rivista internazionale di scienze ambientali Nature Climate Change e basato sulla ricca banca dati floristica della Fondazione Museo Civico di Rovereto. La ricerca, coordinata da Lorenzo Marini dell’Università di Padova (nella squadra di ricerca, anche i botanici del Museo Civico di Rovereto Filippo Prosser e Alessio Bertolli), mostra come le piante esotiche siano sempre più invasive sulle nostre montagne, a discapito delle specie autoctone. Fattori determinanti per la diffusione a quote sempre più elevate delle specie alloctone (aliene, di provenienza non locale) sono il riscaldamento del clima e l’intervento umano, dice lo studio. Le piante non autoctone introdotte in vari modi sul nostro territorio stanno rispondendo ai cambiamenti climatici a una velocità fino a quattro volte maggiore rispetto alle specie autoctone, con il risultato di una specie di “invasione”. A lungo andare, ciò potrebbe minacciare la sopravvivenza delle specie native in ambienti alpini dagli habitat già fragili.
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