Elezioni europee: i programmi delle liste in campo sul tema delle migrazioni

Sono “immagine viva del popolo di Dio, il loro viaggio come quello di Mosè”, dice papa Francesco dei migranti (per guerre, fame, cambiamenti climatici, povertà…).

Tema da anni al centro del dibattito politico sia italiano che europeo, quello delle migrazioni, che per Forza Italia e Svp va affrontato coniugando umanità, ordine e sicurezza, chiedendo all’Europa “frontiere esterne più solide e condivisione delle responsabilità” e un “Piano Marshall per l’Africa, con investimenti UE, in stretta sinergia con gli Stati africani”. Per Stati Uniti d’Europa il fondamento della politica europea sulle migrazioni dev’essere la solidarietà, “con meccanismi che assicurino un trattamento umano dei migranti, migliorando gli standard di accoglienza e le procedure di asilo, condividendo le responsabilità in maniera equa tra tutti gli Stati membri”. Parla di “Piano Marshall per l’Africa” anche il programma di Alternativa Popolare: “L’Europa deve riformare i regolamenti comunitari sul diritto di asilo, trovando soluzioni che garantiscano un equilibrio tra accoglienza e solidarietà”.

“La Pace e l’uscita dal meccanismo infernale del debito sono indispensabili per affrontare alle radici i problemi che causano le migrazioni”, recita il programma di Pace Terra Dignità che chiede una “politica dell’accoglienza nel rispetto della legalità e dei diritti umani” e la chiusura dei centri di detenzione per i migranti. Il Movimento 5 Stelle propone una “Terza via” sui flussi migratori, “basata sul principio fondamentale che occorre offrire vie legali e sicure a chi vuole esercitare il diritto di asilo in Europa, tenendo conto della reale capacità di accoglienza di ogni singolo Paese dell’UE”.

“L’Italia non può più essere abbandonata dall’Europa nella gestione dei flussi migratori incontrollati”, afferma Libertà rivendicando la “Libertà di difendere la dignità degli esseri umani”. Alleanza Verdi e Sinistra è per un’Europa dell’accoglienza: “Non vogliamo un’Europa-fortezza, chiusa, militarizzata ed escludente, ma uno spazio pubblico che possa essere scelto come luogo accogliente in cui condurre la propria vita, in assenza di discriminazioni”.

“L’Europa che vogliamo deve cambiare radicalmente le sue politiche in materia di immigrazione”, afferma il programma del Partito Democratico, che chiede “un’Europa che governi la migrazione come un elemento ordinario delle società moderne da gestire in base ai principi di solidarietà, responsabilità, legalità”. Proteggere i confini d’Europa è, invece, l’imperativo di Fratelli d’Italia, che ribadisce che “deve essere l’Europa a decidere chi entra sul proprio territorio e non le organizzazioni criminali o attori esterni, interessati ad utilizzare i flussi migratori come arma per destabilizzare i governi. L’immigrazione deve essere inquadrata in una cornice di legalità e affrontata in maniera strutturale”.

Azione, invece, propone una serie di misure “trasformare il tema dell’immigrazione in una competenza europea, per coniugare il rispetto dei confini esterni dell’Unione, la solidarietà nei confronti di chi ha bisogno e l’attuazione di politiche di sostegno al lavoro”. Anche la Lega rilancia la difesa dei confini europei, e chiede di prevenire dei clandestini verso l’Europa, riformando il sistema di diritto d’asilo con la creazione di “centri di identificazione dei migranti nei Paesi di transito:, ove identificare e trattare le domande d’asilo”.

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