Teneva in cabina di guida un vivace cagnolino che lo costringeva a continui sbandamenti, che hanno insospettito una pattuglia della Sottosezione Polizia Stradale di Trento, il camionista greco quarantaseienne arrestato mercoledì 5 giugno per traffico di sostanze stupefacenti.
Nel corso del pomeriggio la pattuglia, infatti, notando un camion con targa greca che procedeva in maniera sospetta, con continui sbandamenti, ha provveduto a fermare il mezzo all’altezza del casello autostradale di Trento Nord, accertando così la causa della distrazione del camionista, ossia la presenza a bordo dell’animale in cabina di guida. Il successivo controllo della patente di guida e dei documenti di trasporto ha consentito poi di stabilire che il camion in questione era proveniente dall’Olanda. Accertato quanto sopra la pattuglia ha quindi deciso di approfondire gli accertamenti chiedendo all’autista, un quarantaseienne di nazionalità greca, di poter verificare il carico.
A seguito di tale richiesta, tuttavia, l’uomo ha iniziato a tradire un inconsueto nervosismo, che ha insospettito gli operatori della Sottosezione, i quali hanno richiesto l’immediato intervento di due unità cinofile della Guardia di Finanza di Trento, che, dopo un’accurata ispezione, hanno segnalato la probabile presenza di sostanze stupefacenti nella parte anteriore del semirimorchio. La successiva perquisizione, effettuata presso una ditta specializzata di Spini di Gardolo, ha consentito di scoprire un vano segreto, nascosto da una paratia, dove erano contenuti 60 panetti avvolti in nastro da pacchi, contenenti complessivamente oltre 67 kg di cocaina, del valore di oltre 5 milioni di euro.
Il conducente del mezzo è stato arrestato per traffico di sostanze stupefacenti e posto a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, il camion ed il relativo rimorchio sono stati sottoposti a sequestro, mentre il cagnolino è stato affidato a un’associazione trentina.
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