Venerdì 7 giugno a Trento, nel salone di Palazzo Geremia, venerdì 7 giugno, dalle 9 alle 18 si terrà un convegno nazionale organizzato dall’associazione Italia Nostra sul tema degli insediamenti storici.
Secondo l’associazione, infatti, le nuove norme per gli insediamenti storici annunciate dall’assessore all’urbanistica della Provincia di Trento Gottardi rischiano di vanificare decenni d’impegno per la conservazione del patrimonio architettonico e urbanistico del Trentino. L’appuntamento, quindi, attraverso gli interventi di architetti e urbanisti, ingegneri e giuristi, si propone di scongiurare un danno considerato irreversibile, e di ribadire il valore degli insediamenti storici e la necessità di tutelarne l’integrità, da un lato; dall’altro per esporre le tecniche per il loro efficientamento energetico, il consolidamento statico, il riuso.
“Nonostante i piani, le norme e le ripetute affermazioni in favore della loro tutela, la conservazione degli insediamenti storici non è mai stata all’altezza del loro rilievo culturale. Le disposizioni che avrebbero dovuto proteggerli si sono dimostrate insufficienti ad arginare due fenomeni corrosivi: da un lato, la banalizzazione prodotta da interventi minori che, sommandosi giorno dopo giorno, hanno profondamente compromesso la coerenza dell’insieme, degradandone i caratteri; dall’altro, l’ostinata pretesa di considerare prevalente, anche qui, lo Zeitgeist sul Genius loci”, spiega Italia Nostra: “In questo problematico scenario, nell’ultimo decennio sugli insediamenti storici del Trentino sono calate alcune riforme potenzialmente devastanti: la possibilità di demolire gli edifici da ristrutturare (la maggior parte), la possibilità di sopraelevare qualsiasi edificio non direttamente tutelato e la possibilità di demolire anche gli edifici da risanare, se giudicati instabili. Queste norme consentono di radere al suolo interi insediamenti storici minori e gran parte di quelli maggiori: se ciò è avvenuto solo in piccola parte è per il buon senso dei cittadini o per l’inerzia del comparto edilizio”.
“Non bastasse – prosegue il comunicato dell’associazione -, all’orizzonte si profila un’ulteriore grave minaccia: rinnegando decenni di elaborazione culturale e d’impegno pianificatorio, l’annunciata riforma vorrebbe la “soluzione finale“: la sistematica sostituzione degli insediamenti storici – considerati inadeguati rispetto alle necessità odierne – con nuovi insediamenti a carattere suburbano. La delusione per lo scarso effetto delle improvvide norme varate nell’ultimo decennio motiva una “riforma” che, da un lato, offre incentivi alla demoricostruzione (anziché alla conservazione) e, dall’altro, orienta la trasformazione verso un modello insediativo diverso, trattando gli insediamenti come zone industriali dismesse: luoghi obsoleti da trasformare, oltretutto in senso suburbano”.
Un cambiamento di rotta che secondo Italia Nostra “va contrastato con tutta l’energia morale e culturale richiesta dall’enorme danno al patrimonio culturale che ne deriverebbe. Non solo: si deve anche dichiarare che il modello insediativo “sbagliato”, in quanto inadeguato e insostenibile, non è la città storica ma il moderno suburbio con il quale si vorrebbe sostituirla”.
Il programma del convegno:
9:00 Saluti
Michele Campisi Segretario generale Italia Nostra
Manuela Baldracchi Presidente della sezione trentina Italia Nostra
Monica Baggia Assessora all’Urbanistica del Comune di Trento
Marco Piccolroaz Presidente Architetti PPC della Provincia di Trento
Fabio Ferraio Vicepresidente Ingegneri della Provincia di Trento
9:30 Introduzione
Luisella Codolo Architetto, già dirigente del Servizio urbanistica e ambiente del Comune di Trento: Evoluzione delle norme sugli insediamenti storici trentini: un promemoria
9:45: 1. Valore
Francesco Doglioni Architetto, già docente di Restauro all’IUAV di Venezia: Perché ri-abitare una casa antica
Stefano Storchi Architetto, professore di Urbanistica all’Universita di Parma, segretario tecnico dell’ANCSA: I tessuti urbani custodi della storia della città
10:45 2. Integrità
Wolfgang Presidente Associazione Dimore Storiche Italiane von Klebelsberg Sezione Trentino-Alto Adige / Südtirol: Serve un nuovo “Catechismo” per la tutela?
Beppo Toffolon Architetto, consigliere della sezione trentina d’Italia Nostra: L’integrità degli insediamenti storici
Adriano Oggiano Architetto, già direttore dell’Ufficio tutela del paesaggio della Provincia autonoma di Bolzano: Una definizione estesa di “insieme”: potenzialità e limiti
14:30 3. Sostenibilità
Daniele Vettorato Coordinatore gruppo di ricerca: Sistemi energetici urbani e regionali – Istituto energie rinnovabili – Eurac Research: Densità urbana e autonomia energetica
Roberto Lollini Coordinatore gruppo di ricerca: Efficienza energetica degli edifici – Istituto energie rinnovabili – Eurac Research: Risanamento energetico di aggregati edilizi compatti
Daniel Herrera Coordinatore gruppo di ricerca: Risanamento energetico degli edifici storici, Istituto energie rinnovabili, Eurac Research: Innovazione e sostenibilità negli edifici storici, sviluppo tecnologico e sensibilizzazione
16:00 4. Riuso
Fabio Ferrario Ingegnere, coordinatore della Commissione Strutture e Geotecnica dell’Ordine degli Ingegneri di Trento: Strutture esistenti: valutazione della vulnerabilità e tecniche d’intervento
Bertrando Bonfantini Docente di Urbanistica al Politecnico di Milano: Attivare risorse latenti
Antonio Cassatella Docente di diritto amministrativo all’Università di Trento: Rigenerare i centri storici: se e come
Dibattito
Al termine delle relazioni della mattina e del pomeriggio è previsto un dibattito aperto alla partecipazione del pubblico, moderato da Salvatore Ferrari Storico dell’arte, consigliere della sezione trentina d’Italia Nostra (mattina) e da Giorgio Tecilla, Architetto, già responsabile dell’Osservatorio del paesaggio della Provincia autonoma di Trento (pomeriggio)
Lascia una recensione