Rispondo all’appello di don Remo Vanzetta e di Vita Trentina (14 gennaio 2018) con questa mia riflessione, pur facendo notare che la metafora “alto/basso” è non solo usurata e insignificante quanto quella “destra/sinistra”, ma forse ancor più ambigua e pericolosa.
Le tasse ci salveranno. Le tasse: il fatto di accettare un limite per fare spazio agli altri, per il bene della dimensione collettiva. Quali tasse? Il nostro tempo ne chiede due.
Una serve a evitare la distruzione del pianeta: a volte la chiamiamo carbon tax. Fa pagare più care e dunque rende meno convenienti le fonti di energia (come il carbone e il petrolio) che stanno cambiando rapidamente il clima, causano catastrofi ambientali e costringono centinaia di milioni di persone a migrare.
L’altra tassa va contro le cellule tumorali che corrono per le vene informatiche alla ricerca del modo più rapido per riprodursi: è la tassa contro le speculazioni finanziarie, contro un sistema che immagina che il denaro basti a produrre denaro (a volte è chiamata tobin tax).
Di queste due tasse si parla di qualche anno e si è fatto qualche timido tentativo di introdurle, ma sono riforme difficili: per attuarle serve un potere politico capace di guardare al lungo periodo e che goda del consenso dei cittadini. Per avere sguardi lunghi e consenso serve un sistema istituzionale e una legge elettorale che mettano in connessione diretta il voto dei cittadini e i volti degli eletti. Bisogna che gli eletti siano responsabili verso gli elettori e che gli elettori riconoscano la responsabilità di aver scelto i propri governanti (la “porcata” di Calderoli e Berlusconi era servita a togliere responsabilità sia agli uni sia agli altri; il Rosatellum avrà tanti difetti, ma non è la stessa cosa).
L’Italia aveva una possibilità, il 4 dicembre 2016, di fare un buon passo in questa direzione. Sei cittadini su dieci hanno detto di no. Non si trattava certo dell’unica riforma immaginabile, ma era l’unica possibile per questa generazione. E chi può ora elaborare, spiegare, raccogliere quelle tasse che salveranno il pianeta?
Emanuele Curzel
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