A sei mesi ormai dalla morte di Ettore Masina, famoso giornalista, scrittore e politico conosciuto anche in Trentino attraverso la Rete Radiè Resch (da lui fondata per progetti di cooperazione con il Sud del mondo), merita segnalare un piccolo libro di poesie dato alle stampe appena due anni fa.
Nei suoi versi delicati – dono raro in un giornalista, tanto più se molto fedele alla realtà della vita – Masina lascia gustare in “Il bufalo e il bambino” (Ladolfi Editore) il suo animo spalancato sul mondo mondo e le sue scoperte interiori raccolta durante tanti viaggi. Sono le liriche segnate anche dall'avvicinamento della morte che viene introdotto da uno struggente inno alla vita nascente, al miracolo della maternità. Perchè – come nota Marco Beck nella prefazione “a disinnescare la tragicità angosciosa con cui la nostra umana fragilità guarda al passo estremo è proprio il senso di ininterrotta, infinita continuità della vita nell'avvicendarsi delle generazioni”. s.
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