Con il progetto “Mentore” alcuni adulti dedicano un'ora la settimana al sostegno in classe dei ragazzi poco movitati
Per dare una spinta ai ragazzi e ai giovani che hanno difficoltà in classe non basta l'impegno delle scuole o dei docenti. Dopo il servizio di copertina “Un banco per tutti” nel numero scorso parliamo del progetto messo in campo dalla Fondazione Trentina di Volontariato Sociale (www.fovoltn.it) per combattere l’abbandono scolastico fin dalle elementari e medie.
Prendendo il nome del saggio personaggio dell’Odissea a cui Ulisse affida il figlioletto Telemaco, il progetto “Mentore” prevede l’affiancamento di un adulto un’ora alla settimana da trascorrere insieme a scuola. Si fonda sull’idea che lo scarso rendimento scolstico “ è spesso influenzato dalla bassa autostima e della poca fiducia nelle proprie capacità: l’amicizia con una persona adulta può fare la differenza e spingere un ragazzo a dare il meglio di sé”.
Nelle nove scuole di Trento interessate dal progetto questi adulti (una ventina finora) disponibili a donare un po’ del loro tempo vengono introdotti come Mentori per un’ora alla settimana per tutto l’anno scolastico.
Il Mentore è definito “un volontario che non educa, non insegna, non aiuta a fare i compiti; incontra il suo piccolo amico per stare insieme, giocare e chiacchierare e sa essere modello e stimolo per dare quella piccola spinta in più che serve”.
Ha scritto in una sua testimonianza un volontario: “Piano piano siamo riusciti a trascorrere il nostro tempo anche a parlare del più e del meno, senza riempirlo solamente in gioco e disegni alla lavagna. Ed è nata via via una relazione”. E’ importante che questo aiuto cominci fin dalle elementari e medie, in via preventiva spesso, e possa trovare continuità alle superiori.
Ma chi può diventare Mentore? «Tutti, non serve una formazione specifica né tantomeno una laurea. Tutto quello che c’è da fare è offrire la propria amicizia a un bambino e prendere parte a un corso di formazione di due giornate».
La Fondazione trentina per il volontariato sociale, che per questo progetto di è appoggiata all’esperienza della Societò Umanistica di Milano ed è patrocinata dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto, osserva che in Trentino la situazione è migliore che nel resto del Paese ma l’abbandono scolastico precoce riguarda comunque il 12% dei giovani residenti nel territorio: ragazzi tra i di 18-24 anni che dopo aver conseguito la licenza media, non concludono un corso di formazione professionale riconosciuto né svolgono altre attività formative.
Sorretto anche dalle formichine di Fabio Vettori per la diffusione, il Programma Mentore si propone di seguire bambini, che sono normali in tutto ma che, per vari motivi, rischiano di abbandonare gli studi, e di aiutarli a diventare più sicuri di sé, ad essere consapevoli del loro valore, ad avere una buona autostima”.
Per ulteriori informazioni tel. 0461 – 261681, oppure www.fovoltn.it
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