Nella sua prolusione inaugurale Renzo Francescotti, il presidente della giuria, l’ha opportunamente (e con giustificato orgoglio) sottolineato: la mostra “Luci ed ombre del legno… una mostra che viaggia” è una importante iniziativa tutta trentina da esportazione. Noi che importiamo tutto, con questa iniziativa siamo invece in presenza di una occasione rara del “fare” di qualità trentino divulgato nella Penisola, siamo di fronte ad un appuntamento fisso e ricercato nel panorama artistico nazionale. È dunque significativo che sia stata allestita a Palazzo Roccabruna (fino al 17 febbraio), la prestigiosa “casa” dei prodotti trentini di eccellenza a 360°, non solo bollicine e formaggi, mele e porfido, piccoli frutti e vini fermi ma anche, appunto, e perché no, scultura in legno.
In mostra sono presentate opere dei quattro vincitori dell’ultima edizione del Simposio del Tesino, dove, all’inizio di agosto, quasi trenta artisti di provenienza internazionale vengono invitati e, per una settimana, scolpiscono per le vie e le piazze dei quattro paesi che caratterizzano l’altopiano trentino. Anche quest’anno si tratta di interpreti di spicco: Vinzenz Senoner di Santa Cristina (BZ), Dino Damiani di Grignasco (NO), Toni Venzo di Pove del Grappa (VI), Angelo Bettoni di Perloz (AO). A loro, come ormai tradizione, è stato affiancato un maestro trentino di chiara e riconosciuta esperienza internazionale: questa volta Othmar Winkler (Brunico 1907- Trento 1999), uno dei più rappresentativi scultori regionali del Novecento (della sua produzione nel periodo norvegese, fra 1937 e 1939, verrà inaugurata a Canazei una mostra monografica sabato 23). In tutto si tratta di una ventina di opere, originali e suggestive, che insieme illustrano diverse espressioni che la scultura lignea contemporanea può assumere.
La mostra è organizzata dal Centro di Documentazione del Lavoro nei Boschi, in specifico Gabriele Bertacchini e Remo Tomasetti, ed è resa possibile grazie al supporto attivo della Provincia, della Regione e dei Comuni interessati. A ingresso libero, resterà visitabile a Trento fino a metà febbraio dopodiché, attraverso un viaggio lungo sette mesi in importanti città del Centro – Nord Italia accuratamente selezionate, costituirà l’occasione per raccontare un capitolo importante del forte legame esistente tra l’animo delle popolazioni alpine con il bosco. Nello specifico in marzo sarà a Verona per poi trasferirsi a Dozza e a maggio essere a Monzuno, sempre in provincia di Bologna; a giugno sarà riallestita nello Spazio Klien di Borgo Valsugana ed infine a luglio nella Rocca di Vignola (MO).
La mostra “Luci ed ombre del legno… una mostra che viaggia” è allestita a Palazzo Roccabruna, domenica e lunedì chiuso, martedì e mercoledì 9-12 e 14-16, giovedì e venerdì 9-12 e 14-20, sabato 17-20. Ingresso libero.
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