Nell'Aula Grande della dell'Associazione gremita di soci, studiosi e simpatizzanti, è stato ufficialmente inaugurato lunedì scorso a Trento l'anno sociale della Società di Studi Trentini di Scienze Storiche, fondata nel 1919. L'evento è stato presentato dal presidente della Società Marcello Bonazza, il quale ha efficacemente tratteggiato la storia recente ed il lavoro dell'ente, costituito dalle attività di ricerca storica di molti collaboratori scientifici e di altri studiosi, e dalla pubblicazione annuale della rivista in due sezioni, Studi Trentini Arte e Studi Trentini Storia, diretta dal professor Emanuele Curzel.
Il professor Gian Maria Varanini, docente di storia medioevale all'Università di Verona, ha poi svolto una interessante e intensa prolusione, con numerosi richiami ed annotazioni, intorno al complicato rapporto tra storici trentini e istituzioni storiografiche venete e italiane, dopo la fine della prima guerra mondiale e sino agli anni '30 inoltrati.
Il programma della manifestazione prevedeva anche l'attesa proclamazione del vincitore del Premio Onestinghel per l'anno 2015, organizzato in collaborazione dalla Società di Studi Trentini di Scienze Storiche e dal Liceo G. Prati, con il contributo della Cassa Rurale di Trento. Il prestigioso riconoscimento è andato al giovane studioso Luca Filosi per il suo lavoro sul tema “Tullio Marchetti, un alpino in Libia tra 1913 e 1914”. Filosi ha brevemente illustrato le coordinate della sua ricerca intorno ad un personaggio, Marchetti appunto, noto alla storiografia trentina e nazionale per quanto riguarda la sua efficace e riconosciuta azione nel Servizio Informazioni dello Stato italiano, ma pressoché sconosciuto come soldato e ufficiale impegnato nell'avventurosa e discussa campagna di Libia, intrapresa dal governo e dal parlamento nel primo decennio del secolo.
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