Torna il tradizionale appuntamento a Trento. Il tema dell'edizione 2017: “La salute disuguale”
Andrea sembra mangiare poco, succhia il latte controvoglia, si addormenta. “Che polenta!”, dicono mamma e papà. E lo portano dal pediatra, che lo visita gratis. Di medicine non c'è bisogno, comunque sarebbero state gratis anche quelle. Chewe non mangia poco: mangia quando la mamma ha un po' di latte. Il che accade sempre più di rado. Il dispensario medico è a due giorni di cammino. E comunque non ci sono i soldi per la visita.
Giuseppe ci vede poco, non riesce a leggere alla lavagna. Mamma e papà lo portano dall'oculista, che prescrive un bel paio di occhiali. Lenti infrangibili e montatura di gomma, così non si romperanno giocando coi compagni. Yahminah ci vede poco. Anzi, non ci vede per niente. La cosiddetta “cecità dei fiumi” è una malattia curabile, ma dimenticata. Se è fortunata – si fa per dire – può darsi che nel suo villaggio ci sia una scuola per bambine cieche come lei, come quelle fondate dal missionario di Albiano, padre Bruno Gilli (vedi a pagina 8 nel reportage dal Togo).
“Ci si dimentica spesso che la dimensione più importante dell’uguaglianza delle opportunità è legata alla possibilità di condurre una vita sana e di poter gioire di un invecchiamento attivo”, osserva Tito Boeri, direttore scientifico del Festival dell'economia di Trento, che nell'edizione di quest'anno, la dodicesima, si concentra sul tema “La salute disuguale”.
L’accesso negato alle cure e il diritto alla salute, ma anche i vaccini e le diverse velocità della ricerca sono solo alcuni dei tanti temi che si affronteranno nei prossimi giorni a Trento, guardando sia al contesto nazionale sia internazionale. Perché le disparità non sussistono solo tra il Nord e i tanti Sud del mondo, come racconteranno – anche attraverso il linguaggio del teatro – le realtà della cooperazione internazionale insieme al Centro per la Formazione alla Solidarietà Internazionale e alla Fondazione Bruno Kessler, ma sono anche all'interno del nostro stesso Paese: pensiamo al sistema sanitario che chiamiamo “nazionale”, ma offre grande disparità negli esiti, ad esempio. In merito il contributo degli economisti può essere cruciale, anche perché si sta già ponendo un serio problema di finanziamento della sanità.
Se ne dibatterà negli oltre 100 eventi in programma, animati dai 270 esperti invitati, che parleranno nei 25 luoghi del Festival o dalle 6 piazze coinvolte. Conferenze ed eventi che potranno anche essere seguite in diretta on line dal sito del Festival (2017.festivaleconomia.eu). A rilanciare gli eventi anche ben 5 emittenti radiofoniche, tra cui la nostra Radio Trentino inBlu.
Il Festival si aprirà nel pomeriggio di giovedì 1 giugno, con la conferenza del professor Alvin E. Roth, premio Nobel dell’Economia 2012. Silvio Garattini, dottore in medicina, presenterà l’esperienza dell’Istituto di Ricerche Farmacologiche “Mario Negri”, di cui è fondatore e direttore. Venerdì 2 giugno arriverà a Trento la ministra della salute Beatrice Lorenzin. Nel pomeriggio, il professor Alan B. Krueger, della Princeton University, analizzerà il legame fra salute e mondo del lavoro, mentre l’ex premier Enrico Letta presenterà il suo libro “Contro venti e maree. Idee sull’Europa e sull’Italia”. Poi ci sarà Michael Marmot, presidente della World Medical Association, che approfondirà il rapporto fra salute e ingiustizia sociale. Chiuderà la seconda giornata del Festival Gino Strada, fondatore di Emergency. Sabato 3 giugno interverrà al Festival Nemat Shafik, la prima donna chiamata a dirigere la London School of Economics and Political. Nel pomeriggio torna a Trento il ministro dell’economia Pier Carlo Padoan. Walter Ricciardi, presidente dell’Istituto Italiano Superiore di Sanità, affronterà il delicato tema dei vaccini. Sempre sabato ci sarà, inoltre, la conferenza di un altro premio Nobel per l’Economia, il professor Jean Tirole, che parlerà di etica dei mercati e di responsabilità sociale delle imprese.
L’ultima giornata del Festival, domenica 4 giugno, vedrà a Trento la presidente della Camera, Laura Boldrini, che presenterà le tesi del suo libro “La comunità possibile. Una nuova rotta per futuro dell’Europa”. Nel pomeriggio tornerà Ignazio Visco, Governatore della Banca d’Italia. Il Festival si chiuderà con la conferenza del professor Olivier Blanchard, Chief Economist del Fondo Monetario Internazionale.
Visto il successo di pubblico delle precedenti edizioni, torna l’appuntamento con CinEconomia: ogni sera, al cinema Modena, pellicole legate al tema del Festival. E poi i Forum a cura de lavoce.info e gli appuntamenti con le parole chiave. Novità di questa edizione i format Diamo i Numeri, per capire come leggere e utilizzare le statistiche e Voci in Scena, spettacoli teatrali sulla salute. Torna anche il concorso EconoMia, che ospita al Festival i venti giovani vincitori.
Lascia una recensione