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A Bruxelles in presenza del presidente del Parlamento europeo Martin Schulz, è stato inaugurato ieri il Centro europeo per la stampa e la libertà dei media che anche il Trentino, con l’Osservatorio Balcani e Caucaso, ha contribuito a far nascere, assieme ad altri 20 soggetti fondatori provenienti da 15 paesi diversi. Ad ospitare il Centro è Lipsia, la città tedesca che nl crollo del muro ha giocato un ruolo importante:
Il 9 ottobre del 1989, infatti, nella capitale della Sassonia scesero in piazza 70mila cittadini: paralizzando l’apparato repressivo, manifestarono chiedendo il rispetto delle libertà civili e in particolare la libertà di stampa.
“In Europa, giornalisti ed operatori dell’informazione subiscono quotidianamente minacce, censure, intimidazioni o attacchi mirati a impedire loro di svolgere il proprio lavoro e assicurare ai cittadini il diritto all’informazione – ha sottolineato Luisa Chiodi, direttrice di Osservatorio –, ma senza libera informazione viene gravemente ostacolato il funzionamento delle nostre società democratiche. È per questo che OBC è costantemente impegnato su tale tema e ora partecipa da protagonista a questa vasta e ambiziosa rete europea».
Le attività Centro per la libertà di stampa prevedono il monitoraggio delle violazioni, misure di assistenza e solidarietà a giornalisti minacciati e un costante lavoro di informazione e sensibilizzazione dell’opinione pubblica e dei policy maker.
Ai nostri microfoni Chiara Sighele, di Osservatorio Balcani e Caucaso è coordinatrice del progetto
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