Uno “stress test” per rafforzare la sinergia tra le diverse realtà che compongono la Protezione civile trentina. È la più grande esercitazione antincendio boschivo che sia mai stata messa in campo in Trentino quella che si svolgerà sabato 18 e domenica 19 maggio sull’Alpe del Cermis, a duemila metri di quota. Sono quasi seicento gli operatori mobilitati con mezzi di soccorso e tecnologie per quasi 24 ore di intervento su diversi fronti.
Per garantire il normale svolgimento delle attività e la sicurezza delle persone, nel corso dell’esercitazione sarà vietato il decollo di parapendii dal Paion del Cermis e da Vetriolo Terme sulla Panarotta: i lanci da queste aree potrebbero infatti interferire con le attività di elicotteri e canadair.
Saranno coinvolte tutte le strutture operative, grazie all’iniziativa del Dipartimento Protezione civile, foreste e fauna con la collaborazione della Federazione dei Vigili del fuoco volontari e del Comune di Cavalese, e che ha visto anche l’adesione del Dipartimento nazionale.
Come ricordato dal presidente della Provincia di Trento Maurizio Fugatti, “negli ultimi 10 anni, ben 296 incendi hanno interessato il patrimonio boschivo del Trentino (l’origine è dolosa nel 40% dei casi), in cui sono andati persi oltre 300 ettari. Circa la metà (pari a 159,7 ettari) sono stati inceneriti nel solo 2022, mentre nel 2023 sono andati persi quasi 26 ettari di bosco”.
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