Lo spirito del Carnevale trova terreno fertile tra le mura e nei piazzali degli oratori, dove tra piatti di gnocchi e mascherine sorridenti si presenta come un'ottima occasione di portare alla gente un po' di gioia e un po' di “senso di comunità”. Una vera e propria “missione”, a cui viene dedicato tanto tempo e impegno. La magia comincia a prendere forma già alcune settimane prima del Carnevale, con i tanti incontri dedicati alla preparazione dei costumi e dei materiali e allo studio di animazioni divertenti: menti creative e mani sapienti che si mettono al lavoro per progettare e realizzare la festa della propria comunità. È l'occasione di coinvolgere i ragazzi, affidando loro compiti di responsabilità, sotto la regia attenta di genitori, catechisti e animatori.
Gli oratori più audaci si lanciano nella costruzione di epici carri, come quello di Mezzocorona, su cui domenica 15 si salirà tutti a bordo per cantare alla pace, in compagnia di una carovana di hippy sopravvissuta alla storia a bordo di un piccolo bus variopinto… Ad aprire le sfilate per l'oratorio di Lavis sarà invece il gigante drago, costruito dai papà, che ci porta dritti nella preistoria dove troviamo i Flinstones, tema scelto anche per rilanciare, nel gioco, la centralità della famiglia. Carnevale a impatto zero per l'oratorio di Pressano: il carro che accompagnerà la comitiva di pinguini e lemuri (direttamente dal film di animazione “Madagascar”) è stato interamente realizzato con materiale di recupero, facilmente riciclabile o riutilizzabile per altri scopi; anche i vestiti sono cuciti in materiale durevole affinché possano essere riutilizzati in altre occasioni.
Il carnevale è anche occasione per collaborare con altre realtà associative del territorio: le Pro Loco, gli alpini, i gruppi giovanili, gli scout (come a Rovereto, nella parrocchia di Borgo Sacco). Sabato a Malè arriva il circo, mentre a Storo, stanchi delle solite attività, gli organizzatori hanno pensato di coinvolgere gruppi provenienti da tutto il mondo: messicani, russi, africani, cinesi… domenica un'ottantina di figuranti, tra mamme, papà e bambini, si esibirà nelle piazze mostrando a tutti che… “È una bella differenza!". E se a Piedicastello sarà il mondo delle fiabe ad ispirare le maschere e i giochi, a Varone il carnevale è stato quantomai moderno: sorridenti, arrabbiate o irriverenti, a sfilare per le strade sono state infatti le faccine di WhatsApp.
Chissà quanti altri esempi ci sarebbero sparsi nelle valli del Trentino che sabato e domenica coloreranno gli oratori di risate e coriandoli; e se a Zambana si festeggia già il venerdì, a Cles la festa con l'oratorio “prosegue” fino a lunedì. C'è anche chi ha già festeggiato lo scorso finesettimana, come a Baselga di Pinè o all'oratorio del Santissimo di Trento, dove sulla “Barca di Noè” sono arrivati animali di ogni tipo.
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