A Trento la mostra “Luci ed ombre del legno” con le opere dei vincitori del Simposio estivo
Inaugurata giovedì 15 gennaio a Palazzo Roccabruna, la tredicesima edizione di “Luci ed ombre del legno… una mostra che viaggia” rappresenta il maggiore simposio di scultura in legno d’Italia. Il maggiore promotore di quella eccellenza trentina che è la scultura lignea. Non a caso avviene a Palazzo Roccabruna, la sede che la Camera di Commercio I.A.A. di Trento ha scelto per promuovere e valorizzare i prodotti del territorio, il punto di riferimento assoluto per tutti coloro che intendono approfondire gli aspetti enogastronomici e artigianali più autentici del Trentino.
La divulgazione di quella che è la più qualificata espressione artistica nata dal legno, prodotto che squisitamente caratterizza il Trentino, avviene, e non potrebbe non essere se non così, attraverso il confronto con l’Italia e con l’estero. In due momenti. Al simposio che si tiene sull’altopiano del Tesino nel corso dell’ultima settimana di luglio partecipano scultori di tutto l’areale alpino e oltre. Negli anni sono stati proclamati vincitori non solo dei trentini e tanti veneti ma anche dei romagnoli, piemontesi, sudtirolesi, cechi, francesi e svizzeri. Uomini e donne, più e meno giovani, professionisti e talentuosi che rappresentano il meglio di tale fare artistico. Fra i partecipanti la giuria sceglie e proclama i tre vincitori e ad essi affianca un “padrino”, un conclamato Maestro della scultura lignea, trentino o altoatesino, che funga in un certo senso da “apripista” ai più giovani scultori. Le loro opere, corredate anche da alcuni disegni preparatori e da un ricco catalogo illustrato, vanno a costituire una mostra itinerante.
Quest’anno la mostra, che rimarrà esposta a Palazzo Roccabruna fino al 15 febbraio, verrà poi ri-allestita nelle Rocche sforzesche di Bagnara di Romagna (RA) dal 21/02 al 16/03 e poi di Dozza (BO) dal 21/03 al 4/05; a Palazzo Alidosi a Castel del Rio (BO) dal 7 al 25/05; nello Spazio Erika Klien a Borgo Valsugana dal 30/05 al 21/06 ed infine nella Sala Spaur di Mezzolombardo dal 27/06 al 29/07. Dal 27 luglio al 1° agosto si terrà in Tesino la XIV edizione del Simposio. Il maestro scelto questo anno è Rinaldo “Reinhold” Cigolla, di Canazei, ottantenne, scultore da una vita. Sempre attento allo spirito delle Dolomiti, le sue sculture sparse sul territorio trentino e altoatesino contribuiscono a creare il fascino di quelle valli. Vincitore è stato invece proclamato Mario Iral, bellunese, già due volte premiato nelle precedenti edizioni del Simposio. Laureato in architettura, padrone di tecniche e saperi esperti e smaliziati, è uno scultore raffinato e colto. Il secondo premio è stato assegnato al piemontese Dino Damiani, nome nuovo al simposio tesino, con attenzione e virtuosismo predilige raffigurare e idealizzare le mani e la musica. Terzo premio a Matteo Zeni, membro di una famiglia di scultori di Mezzano del Primiero di antica tradizione, è cugino del già premiato Gianluigi. Con bell’entusiasmo giovanile (è del 1981) resta innestato nella tradizione ma ambisce a rinnovarla nei modi e negli stili, anche accostando al legno altri materiali inattesi quali vecchi chiodi, tabacco, caffè o giornali, con coraggio e intelligenza. Infine a Livio Tasin è stato conferito il premio speciale PECF Italia per la sua opera “Ragazza in punta”. Anche quest’anno Renzo Francescotti e Remo Tomasetti insieme ai loro collaboratori hanno dato vita ad una iniziativa di rara qualità.
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