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La delibera, approvata ieri in Giunta provinciale, per disporre concorsi per l’assunzione di 160 nuovi insegnanti nel sistema scolastico trentino è legata, in buona parte, al progetto della scuola trilingue, uno dei “capisaldi del programma di legislatura” come ricordava ieri il Governatore Ugo Rossi. Il progetto prevede, concretamente, di estendere a tutte le scuole le esperienze, finora a macchia di leopardo sul territorio, del cosiddetto CLIL. La sigla, tradotta con “immersione linguistica”, consiste nell’insegnamento, in lingua straniera, di almeno una materia veicolare, come – ad esempio – matematica o geografia. Livia Ferrario, da un anno dirigente generale del Dipartimento della Conoscenza della Provincia di Trento, spiega le fasi attuative del progetto della scuola trilingue:
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