Il messaggio di pace proveniente dall’ex Base Tuono di Folgaria si trova in copertina e nel servizio d’apertura di “Strenna Trentina 2015” che arriva in questi giorni nelle librerie e nelle edicole.
Una prima novità della popolare pubblicazione dalla storia secolare (fu fondata nel 1905) è costituita da tutte le pagine a colori e una nuova veste grafica.
Pur conservando la poliedrica varietà di contenuti, infatti, “Strenna Trentina” con quest’anno vuole dare una precisa sottolineatura grafica – attraverso un colore specifico – alle tematiche che legano fra loro i vari pezzi: nell’azzurro delle cartoline ritroviamo situazioni e aneddoti dei tempi passati, nel rosa delle perle le curiosità inedite o le sfiziose scoperte storiche, nell’arancione delle medaglie i profili di persone o personaggi, nel giallino degli affreschi la ripresa di alcuni fenomeni sociali che hanno interessato le nostre comunità e infine nel verde delle lanterne vorremmo offrire stimoli per il futuro, nel segno della speranza.
Fra gli oltre cento contributi di firme qualificate della ricerca storica locale segnaliamo i ricordi dei due storici mons. Iginio Rogger e padre Frumenzio Ghetta, gli avvenimenti di cinquant’anni fa, le novità al Muse e al Museo di San Michele all’Adige, uno studio sulle fonti leggendarie di San Romedio, alcune recenti campagne archeologiche e le prospettive occupazionali nella prospettiva di due studenti universitari.
Da quest’anno “Strenna Trentina”, che ha sede nella stessa casa del nostro settimanale, è ancora più legata a “Vita Trentina”. Il presidente della cooperativa che edita “Strenna” è il direttore di Vita Trentina, Marco Zeni, mentre al giornalista Diego Andreatta è stato affidato il coordinamento editoriale, per molti anni curato con passione da Gino Valentini, che rimane peraltro come colonna del comitato di redazione.
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