Don Milani, lo schiaffo che risveglia le coscienze

L'educazione è la più formidabile pratica di giustizia: è questo il filo conduttore del libro

Don Lorenzo Milani circondato dai suoi ragazzi, intenti a leggere e commentare una lettera. L'immagine scelta per la copertina de "Lo schiaffo di don Milani. Il mito educativo di Barbiana" suggerisce l'idea che Piergiorgio Reggio, autore del libro appena pubblicato dalla casa editrice Il Margine, ha voluto dare del "suo" don Lorenzo. Ogni momento può diventare occasione da cogliere per imparare qualcosa. In questo senso Barbiana è stata una "scuola" alla cui base vi era la convinzione che fosse importante educare sempre e ovunque, in qualsiasi momento, non solo in aula, ma anche al tavolo dove si era appena finito di pranzare. Una comunità viva in cui don Milani dava attenzione ad ogni singolo ragazzo, mostrando che prima dell'insegnamento del sapere veniva la persona che gli stava di fronte.

"Il modello educativo di don Milani è stato uno schiaffo a pregiudizi e luoghi comuni, una provocazione e al tempo stesso una profezia", ha sottolineato don Marcello Farina introducendo l'autore nel corso della presentazione avvenuta la scorsa settimana all'Università della Terza Età di Trento.

L'educazione è la più formidabile pratica di giustizia che si possa mettere in atto ed è proprio questo il filo conduttore del libro come spiegato dallo stesso Reggio. "Se il punto di partenza non è lo stesso per tutti, ne discende una diseguaglianza di trattamento, invece a chi sa meno bisogna dare molto di più. Il vero lavoro educativo consiste nel favorire il cambiamento delle coscienze ed è stato questo l'esempio e la lezione di don Lorenzo".

Nelle intenzioni dell'autore il libro rappresenta il tentativo di tramandare un "mito" che rischia di essere dimenticato oltre a indicare alcune piste di lavoro su aspetti di stringente attualità. Cosa vuol dire imparare? Chi insegna a chi? Cosa significa essere "maestri" in quanto adulti? "Si impara per gli altri, l'unico sapere che vale, infatti è quello che, condiviso, si moltiplica permettendoci di diventare uomini e donne e realizzare noi stessi insieme agli altri", ha concluso Reggio. Un processo che si sviluppa nel dialogo, nel confronto, anche nella contraddizione, ed evolve se è costruzione attiva e collettiva.

Il primato della parola nell'educazione per don Milani – il "sapere è potere" – consiste proprio in questo: attraverso le parole diamo nome alle cose, costruendo il mondo, e, al tempo stesso, conosciamo il mondo facendone esperienza diretta e trasformandola in apprendimento.

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