In termini tecnici le nuvole sono delle “idrometeore costituite da minute particelle d’acqua condensata e/o cristalli di ghiaccio sospese per galleggiamento nell’atmosfera”. In senso più lato si tratta di forme instabili, sempre in movimento ed in trasformazione che ora mostrano ora nascondono: sono sinonimo di incertezza, spesso di minaccia. Mutevoli e non misurabili, si sottraggono ad una visione di tipo prospettico, divengono figure simboliche che suggeriscono significati ed interpretazioni complessi. Metafore di una visione interiore che può fare a meno delle certezze dei sensi in quanto vive nell’immaginazione, indicano la dimensione trascendente.
Con una tale ricchezza di letture e interpretazioni non stupisce che le nubi abbiano spesso suscitato l’attenzione degli artisti e dei critici. Ultimo caso in ordine di tempo la mostra inaugurata sabato scorso a Torre Mirana, a Trento, a cura de “La Cerchia”. Nata nel 1986 su iniziativa di Mariano Fracalossi, è un’associazione nata per promuovere in Italia e nel mondo l’arte trentina. Il gruppo oggi è composto da quattordici membri: Carla Caldonazzi, Paolo Dalponte, Bruno Degasperi, Domenico Ferrari, Adriano Fracalossi, Carlo Frenez, Tullio Gasperi, Carlo Girardi, Silvio Magnini, Gianni Mascotti, Pierluigi Negriolli, Giorgio Tomasi, Paolo Vivian ed Elisa Zeni. Spalla a spalla il professionista che vive della sua attività e l’amatore appassionato, il più giovane e il più anziano, il figurativo e l’astratto, il creativo più noto ed apprezzato dalla critica e dal mercato a chi lo è di meno.
Anche quest’anno l’associazione ha proposto ai suoi membri una mostra a tema. Le nuvole, appunto: un soggetto che sviluppa l’argomento dell’aria suggerendo una lettura del paesaggio aperta e dinamica. E di più: sospese tra la definizione della forma e la sua dissoluzione, con la loro identità di confine le nuvole costituiscono il luogo dove sperimentare infinite soluzioni.
Molto di nuovo si è visto ma ancora di più si sarebbe voluto vedere. Alcuni autori, pur sforzandosi nel confrontarsi con il tema prefissato, non sono riusciti ad essere incisivi, a risultare efficaci. Oppure hanno presentato delle loro opere indubbiamente interessanti ma risalenti a tanti, troppi, anni fa. Eppure quella delle mostre a tema è una strada che bisogna continuare a percorrere, pena la stanchezza, se non addirittura la fossilizzazione, del fare artistico, ovvero la sua fine.
“Nuvole” è aperta fino al 27 settembre a Torre Mirana (Trento, via Belenzani, 3) con orario 10-12 e 16-19, domenica chiuso, ingresso gratuito.
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