Non è proprio un esame di maturità, non fa paura, ma richiede comunque concentrazione. Alla “Scuola di Arte Bianca” di Rovereto, nata nel 2005 grazie all'Associazione Panificatori del Trentino dentro il C.F.P. Alberghiero “Veronesi”, gli alunni del quarto anno dell'indirizzo di panetteria e pasticceria mettono alla prova le competenze acquisite in una impegnativa “performance”. E' durata l'intera mattinata, promossa dal prof. Eliseo Bertini (d'intesa col responsabile dei panificatori Franco Camin), che affida ad ogni studente due diverse ricette di pani e dolci da eseguire “a vista”. Si cucina sotto gli occhi attenti di sette giudici di grande esperien, panificatori e pasticceri esperti fra i quali anche il presidente dei cuochi trentini, Stefano Goller. “Questi ragazzi hanno raggiunto a scuola una preparazione davvero di buon livello – confermano gli esaminatori, dallo sguardo non così severo come i giudici di Masterchef – e offrono anche a noi qualche valido stimolo per migliorare”.
L'attenzione alla qualità degli ingredienti, alla presentazione dei piatti, al linguaggio usato e anche alle misure igienico-sanitarie vengono raccolte in un'attenta valutazione, che valorizza poi la creatività con cui i ragazzi “interpretano” la ricetta. Fra loro si aiutano, si consigliano, condividono la passione per il pane e il suo significato anche simbolico: “Ci preme che i ragazzi crescano anche sul piano umano, non solo tecnico – spiega il dirigente Federico Samaden – e questo settore ci aiuta molto”. Alcuni di loro (e i loro docenti) saranno impegnati anche in varie occasioni alle Feste Vigiliane, dove il 26 giugno distribuiranno in piazza il pane di San Vigilio.
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