Con un bando la Fondazione Caritro ha messo a disposizione di ragazze e ragazzi tra i 16 e i 35 anni, oltre che delle associazioni culturali, 80 mila euro per una decina di progetti ritenuti meritevoli di essere sostenuti, si tratti di idee in campo musicale come letterario, della danza o del teatro, oppure del cinema, ma anche altro.
Il progetto, “Vetrina delle idee” – promosso in collaborazione con la Provincia, i Comuni di Trento e Rovereto, il Centro servizi volontariato – è stato presentato nella sede della Caritro in via Calepina a Trento. Sabato 25 marzo l’iniziativa è stata poi “lanciata” nel corso di una serata al teatro Sanbàpolis condotta dal comico Lucio Gardin. Sono già una cinquantina gli iscritti, come singoli o rappresentanti di associazioni. Per aderire basta compilare il modulo presente nel sito internet www.vetrinadelleidee.it. Le iscrizioni sono aperte fino al 15 aprile.
“Vetrina delle idee” si sviluppa attraverso sette laboratori gratuiti che si tengono nella sede della fondazione (fino a maggio), diretti da altrettanti tutor e che hanno come temi la creatività e l’innovazione culturale, il racconto, l’imprenditorialità, la sostenibilità economica, la raccolta delle risorse, la progettazione delle idee. All’interno di questi laboratori i partecipanti possono sviluppare le proprie idee ma anche attivare una campagna di crowdfunding per sostenerle una volta elaborati i progetti. Secondo una precisa scaletta temporale, i progetti più apprezzati da una giuria composta dai rappresentanti degli enti promotori verranno realizzati il prossimo anno. Il primo laboratorio, condotto da Alessandro Garofalo, si è tenuto il 3 aprile scorso.
Nel corso della presentazione, Michele Iori, presidente della Fondazione Caritro, ha detto che “con questa iniziativa, in stretto rapporto con il territorio, puntiamo molto sulla cultura, mettendo a disposizione risorse per permettere ai giovani di realizzare le loro idee innovative”. Alessandro Andreatta, sindaco di Trento, ha sottolineato che “l’obiettivo è promuovere il talento e la meritocrazia”, mentre il collega roveretano Francesco Valduga si è detto certo dell’importanza di “investire nel binomio cultura-impresa”. Per Giorgio Casagranda, presidente Csv, “quella intrapresa è la strada giusta”.
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