Con un linguaggio pittorico estremamente originale, assai efficace e immediatamente riconoscibile, Mauro Berlanda blocca l’attimo magico, odoroso di purezza e intriso di silenzio, che si è fissato nella sua memoria da artista, ricreandolo con colori acrilici su tavola o tela, in tutta la sua unica, ammaliante bellezza. Soggetto di tali atti di amore sono sempre le montagne, oggetto di sconfinata passione, unitaria anche se declinata in due filoni. Da una parte si tratta di opere dedicate alle cime e ai paesaggi dolomitici aventi come riferimento antropico la Guerra Bianca. L’altro filone sono le grandi vette himalayane; in questo caso il richiamo “umano” è rivolto all’indimenticabile Walter Bonatti.
La mostra "Tracce nel silenzio", sottotitolo “Uomini e montagne. Ricordando Walter Bonatti”, allestita a Palazzo Libera a Villa Lagarina, propone un avvincente percorso con una trentina di quadri, anche di grandi dimensioni.
All’inaugurazione era presente il grande alpinista Fausto De Stefani, sesto alpinista al mondo ad aver scalato tutte le quattordici vette superiori agli 8000 metri. Non irrilevante il ricordare che tutte tali salite, tranne l’Everest, le ha compiute senza l’uso delle bombole di ossigeno. Due grandi alpinisti con peraltro due concezioni antipodali della montagna. Se Walter Bonatti è stato il teorico, e ne è divenuto il simbolo, del rapporto diretto, intimo ed esclusivo fra l’individuo e la natura, De Stefani da tempo crede che “se vuoi fare qualcosa che dia una senso alla tua esistenza puoi fare anche qualcosa per gli altri, qualcosa che possa rimanere anche quando tu non ci sarai più”: da molti anni è impegnato nel sociale e nello specifico porta avanti con passione, insieme alla Fondazione Senza Frontiere Onlus, la realizzazione di scuole per bambini e poliambulatori in Nepal. Berlanda unisce queste due visioni. Del suo quadro “Giganti dell’Himalaya. K2” che è in esposizione alla mostra, ha fatto stampare cento poster numerati e firmati che vengono ceduti a chi li richiede in offerta, per aiutare le scuole dell’infanzia in Nepal volute da Fausto De Stefani.
Mauro Berlanda, pittore e grafico, è nato a Merano, ma da diversi anni vive e lavora in valle di Ledro. Prende parte attiva a gruppi e associazioni artistiche partecipando a numerose mostre collettive e personali. Significativa la sua recente (dicembre 2016) esposizione personale a Palazzo Trentini curata da Gianluigi Rocca e Fiorenzo Degasperi.
La mostra “Tracce nel silenzio”, curata da Nicoletta Tamanini, sarà visitabile a Palazzo Libera fino al 7 maggio, a ingresso libero, con orario: mercoledì, giovedì e venerdì dalle 14 alle 18; sabato, domenica e festivi dalle 10 alle 18.
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