Bieno, tra il Chieppéna e il Luzumina

Verso la metà del XII secolo già si citava un Comune Bleni. Il toponimo non ha origine incerta e va confrontato con Bienno (BS) o Blenio (Ticino) Non pare potersi confrontare invece col termine Blava (biada) attraverso la forma Blaveno o Biaeno. La sua storia è legata a quella del Tesino. Nel 1100 fu feudo imperiale dei vescovi di Feltre. La regione vide tanti padroni: prima gli Scaligeri, poi i Siccone, quindi i Caldonazzo, i da Carrara, i Visconti, i Signori di Ivano e i Veneziani; nel 1488 passò ai Duchi d’Austria. Bieno fu interamente distrutto nella Prima guerra e poi ricostruito. Si trova su un terrazzo tra i torrenti Luzumina e Chieppéna. La chiesa (1533) è dedicata a S. Biagio. Nella frazione di Casetta si erge la chiesa (1910) di S. Rocco.

Lo stemma è stato adottato il 24 aprile 1984 e recupera quello tradizionale risalente al 1700, il cui significato andò perduto con la distruzione dell’archivio comunale nel maggio 1916. Al centro di un campo color argento reca uno scudetto rotondo con bordo nero, formato da due semicerchi, ognuno con due uncini, contiene una croce bianca a bracci diritti che si allargano alle estremità. Ornamenti esteriori di Comune con corona murale e fronde di olivo legate da un nodo d’oro con nastri bifidi e pomati agli estremi.

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