“Nel mio giardino ho alcune bordure di narcisi che stentano a fiorire. Vi pongo tutte le cure necessarie, ma solo pochi mi regalano ogni primavera splendidi fiori. In cosa posso aver mancato? Sono colpiti da qualche malattia?”.
Claudia(Torbole)
I narcisi o giunchiglie sono bulbose che crescono e fioriscono facilmente e si naturalizzano, fiorendo spontaneamente e senza cure particolari. Eventuali problemi possono essere causati dall’insorgenza di parassiti o da posizione e terreno inadatti. La mancata fioritura nei narcisi spesso è causata da una piantagione dei bulbi troppo superficiale, ma soprattutto da una rimozione delle foglie troppo anticipata dopo la fioritura. Queste vanno levate a completa essiccazione. Nel caso specifico potrebbe trattarsi di un attacco della larva della mosca del narciso, che penetrata nel bulbo lo svuota. Da considerare che anche piantagioni di bulbi troppo vicini causano mancate fioriture. In questi casi si consiglia di estirpare i bulbi a giugno e ripiantarli in autunno a distanze più adeguate. Le cause delle mancate fioriture vanno ricercate nella moltiplicazione dei bulbi: il bulbo “genitore” dura al massimo 3 anni, poi produce 2-3 piccoli bulbilli quindi si esaurisce. è questo il momento giusto per dividere i “figli” e ripiantarli lontano uno dall’altro.
La corretta gestione delle bordure di narcisi come prevenzione richiede di piantare i bulbi ad una profondità di 2-3 volte la loro altezza e alla distanza minima di almeno 25 cm. l’uno all’altro. Scegliere poi sempre posizioni ben soleggiate, massimo mezzombra. Importante poi non tagliare il fogliame subito dopo la fioritura, ma attendere almeno che sia parzialmente essiccato. Utile risulta anche rimuovere i fiori appassiti ed i semi. Infine fertilizzare i bulbi che crescono su suoli poveri fornendo a primavera un concime universale e dopo la fioritura un prodotto ricco di potassio.
Per quanto riguarda le malattie del narciso, oltre alla citata larva della mosca va annoverato un fungo del terreno (Fusarium oxisporum) che infetta i bulbi attraverso piccole ferite provocate spesso all’atto dell’espianto. Questo causa marciumi; i bulbi si contraggono e mummificano. Non esiste una cura. I bulbi, spolverati di zolfo, vanno sempre stoccati in luogo fresco e arieggiato e piantati a inizio autunno.
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