Frecce Tricolori, i fenomeni del cielo rombano sopra Trento

Festival dello sport 2019: le frecce tricolori sorvolano la città di Trento
Sguardo all’insù, aspettando i fenomeni del cielo. I più, smartphone in mano, provando l’inquadratura migliore per immortalare il fugace passaggio delle Frecce Tricolori sopra la città. Questa volta l’occasione è il Festival dello sport, lo scorso anno, a maggio, la Pattuglia Acrobatica Nazionale aveva salutato Trento nel corso dell’Adunata degli Alpini.Alle tredici, puntualissime, le livree verdi-bianco-rosse dei nove MB-339PAN appaiono all’orizzonte. Sorvolano via Belenzani a circa 200 metri di altezza, in pochi secondi sono già in piazza Duomo, poi scompaiono dietro la cattedrale.

Applausi e stupore si mescolano, mentre per qualche istante la luce solare, filtrata dal fumo rilasciato dalla pattuglia tricolore, colora la piazza di verde.

Per chi si fosse perso il primo passaggio, i piloti tornano a rombare sulla piazza nemmeno un minuto dopo.

Poi scompaiono nuovamente all’orizzonte e il secondo lunghissimo ricamo tricolore si dissolve nell’aria. Con esso anche il breve sorvolo del quale lo spettatore ha potuto apprezzare principalmente gli aspetti estetici e anche artistici.

Dimensione questa che, naturalmente, interessa meno agli “addetti ai lavori”. Lo sottolinea il Maggiore Gaetano Farina, comandante delle Frecce Tricolori da novembre dello scorso anno, ma entrato a farne parte già dal 2009.

Il Maggiore Gaetano Farina, comandante della Pattuglia Acrobatica Nazionale
Il Maggiore Gaetano Farina, comandante della Pattuglia Acrobatica Nazionale

“Rappresentiamo tutte le forze armate e il nostro sistema Paese all’estero, in quello che facciamo c’è tanta professionalità. Il volo acrobatico collettivo è la massima espressione del lavoro di squadra, fondamentale in qualsiasi ambito per raggiungere obiettivi che potrebbero apparire impossibili”, precisa Farina.

“Il tricolore più lungo del mondo che stendiamo ribadisce i valori su cui, dal 1961 anno della loro fondazione, si basano le Frecce Tricolori, e più in generale l’Areonautica: passione, dedizione, impegno, voglia di fare bene e, come già detto, capacità di fare squadra. Penso che anche la gente che ci vede passare, che rimane colpita e che magari si emoziona, si identifichi in ciò che noi cerchiamo di rappresentare e di portare in alto”.

Il connubio con lo sport (e il Festival) lo sottolinea, invece, il Capitano Riccardo Chiapolino, responsabile delle pubbliche relazioni e speaker della Pattuglia. “I valori dello sport e quelli della Difesa hanno tanti punti di contatto. Ci fa grande piacere quando ci associano alla nazionale di calcio, perché significa che riusciamo a raggiungere il cuore della gente. Noi siamo quelli fortunati perché ci mettiamo la faccia ma non va dimenticato che le Frecce Tricolori sono la punta dell’iceberg di un sommerso che è il mondo delle Forze Armate che fa tanto, dietro le quinte, a favore del cittadino”.

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