Don Vittorio Cristelli, ex direttore del settimanale diocesano Vita Trentina, è morto a 93 anni alle prime ore dell’alba dopo una breve malattia presso la Casa del Clero di Trento dove era accolto dal 2020.
“Lo affidiamo al Signore che tanto ha amato e servito nei fratelli e per il bene comune – così lo ricorda la redazione di Vita Trentina – riconoscenti per il dono della testimonianza coraggiosa, della sua fede granitica e concreta, della sua scrittura sapiente e profetica, della sua passione per l’uomo, soprattutto per gli “ultimi”, per la convivenza pacifica e per il dialogo”.
Nato a Chatelineau, in Belgio, il 28 novembre 1930 da una famiglia di emigrati da Miola di Pinè, don Vittorio era stato ordinato sacerdote nel 1955. Laureato in filosofia a Padova, ha diretto Vita Trentina dal 1967 al 1989. Vi è tornato come opinionista negli anni Duemila. Ha svolto anche attività di docente di etica professionale, ha diretto la Scuola di Preparazione Sociale, è stato fra i pionieri del Centro Antidroga, consigliere nazionale dell’Ordine dei Giornalisti, assistente scout. Negli anni Ottanta e Novanta è stato fra i promotori della cultura della pace in Trentino, leader del movimento “Beati i costruttori di pace”. Cacciatore e pescatore, ha diretto anche le riviste delle rispettive associazioni ed è stato fra i promotori del “Punto d’Incontro”, fondato dal suo caro amico don Dante Clauser. Durante il Sinodo diocesano del 1984-85 aveva tenuto una delle relazioni-base.
La sua vita è raccolta nella biografia “Don Vittorio Cristelli, giornalista del Concilio” (edizioni Il Margine), scritta dai colleghi Fulvio Gardumi, Walter Nicoletti e Diego Andreatta.
Il funerale di don Vittorio Cristelli, presieduto dall’arcivescovo mons. Lauro Tisi, è fissato per le ore 15 di venerdì 26 aprile nella chiesa parrocchiale di Miola di Pinè, suo paese di origine.
Il settimanale diocesano domani in edicola dedicherà un ampio servizio a ricordo del suo direttore.
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