Goal d’Africa

Da un idea dell'associazione “La Savana” è nata una formata da soli giovani africani, ospitati a Trento, Rovereto e Marco. Avviata anche una raccolta fondi per sostenere il progetto

Due porte, un campo, un pallone. Una piccola oasi di divertimento e felicità che può rappresentare anche un'opportunità di integrazione per chi sta provando a sentirsi parte di una nuova comunità. L'idea è dell'associazione “La Savana” che ha riunito un gruppo di giovani dell'Africa occidentale tra i 18 e i 24 anni giunti in Trentino, come tanti altri, fuggendo dai loro paesi.

Da luglio, sotto la regia dell'associazione guidata da Mamadou Sow, si sono messi gli scarpini ai piedi e hanno ripreso a fare ciò che già facevano con passione prima di arrivare in Italia: giocare a calcio. “Sono un bel gruppo affiatato di ragazzi ospitati tra Trento, Rovereto e Marco, che si allena con costanza a Pomarolo”, commenta entusiasta Sow, 53 anni da pochi giorni. “In campo sono come una famiglia, non ho mai visto litigi, solo tanti sorrisi. Tutti giocavano a diversi livelli – continua – alcuni molto in alto, altri in campionati minori”.

Settimana dopo settimana, l'entusiasmo del gruppo allenato dal giovane malese, Marc Traorè, sale. Ora sta prendendo forma l'idea di partecipare al campionato UISP di calcio a sette. Per puntare, magari già dal prossimo anno, ad iscrivere la prima squadra composta interamente di africani al campionato amatoriale a undici della Federazione. Un percorso non semplice certo, che oltre a volontà e passione, richiede anche specifiche competenze e un notevole dispendio da parte dell'associazione, che sta perciò mettendo in piedi una rete di possibili sponsor e una raccolta fondi (maggiori informazioni sulla pagina Facebook dell'associazione “La Savana Onlus” e sul sito internet www.lasavanaonlus.it), attraverso la quale chiunque, anche in maniera minima, potrà dare una mano.

“Vogliamo aiutare questi ragazzi a realizzare il proprio sogno di giocare a calcio – continua Mamadou – e le cose devono essere fatte bene. Qualche giorno i calciatori si sono sottoposti alle visite mediche; vogliamo dar loro tutte le garanzie affinché possano continuare a divertirsi in modo sicuro”.

Mercoledì sera il debutto ufficiale al Quercia di Rovereto, contro la squadra cittadina che milita nel campionato di Prima categoria. Nella stessa società, nei Giovanissimi, gioca il figlio di Mamadou. “È proprio andando a vedere le sue partite che mi sono appassionato a questo sport”, spiega il presidente della Savana. “Poi mi sono detto: ci sono tanti giovani che mi vedono come loro papà, ognuno mi parla del suo sogno. Sarebbe egoista non fare niente per loro. E così è nata la nostra squadra…”.

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