Nel primo fine settimana di giugno, il fiume Noce e il torrente Vermigliana ospiteranno la quindicesima edizione del Campionato del Mondo di pesca a spinning
Che il Trentino fosse una bella… lenza si era già capito nel 2015, quando Comano Terme aveva fatto da cornice al 21° Europeo di pesca a mosca, con il record assoluto di 3.177 trote, salmerini o temoli presi e, come da regolamento, immediatamente rilasciati nelle acque del Sarca una volta convalidata la cattura da parte degli ispettori di sponda.
Da giovedì 1 (con la cerimonia d'apertura, alle 18, nel Castel San Michele di Ossana) a lunedì 5 giugno, sarà invece la Val di Sole a ospitare la quindicesima edizione del Campionato del Mondo Predatori con esche artificiali da riva, sempre con la tecnica del “No kill”.
“Oltre che dalla felice esperienza di Comano, siamo stati avvantaggiati dal fatto di avere il massimo dirigente della Federazione Italiana Pesca Sportiva e Attività Subacquee, Ugo Claudio Matteoli, a capo anche della FIPSed internazionale in acque dolci”, si è schermito durante la presentazione ufficiale Stefano Trenti, presidente del Comitato Provinciale della FIPSAS, una delle 45 Federazioni riconosciute dal CONI. “Quella a spinning è sostanzialmente una pesca con esche artificiali metalliche e siliconiche, rispettosa dell'ambiente e dei pesci stessi”.
La manifestazione – sui campi gara naturali e molto tecnici del fiume Noce (la cui portata media, in questo periodo, oscilla tra 2 e 4 metri cubi al secondo) a Ossana e del torrente Vermigliana (tra 1 e 3 mc/sec) a Velon di Vermiglio – va inserita nell'ampio progetto “Trentino Fishing”, nato nel 2012.
“Da tre anni siamo impegnati con le 33 associazioni dei pescatori presenti sul territorio ad aprirci al turismo”, ha sottolineato Maurizio Rossini, amministratore unico di Trentino Marketing. “La pesca – intesa come prodotto vacanza, al pari dello sci, della bicicletta e del trekking – è un mondo splendido, che rappresenta un ottimo potenziale per la nostra provincia ed il suo patrimonio idrico e ittico”.
Sono 350, infatti, le zone di pesca a disposizione. “Soltanto lo scorso anno, tra marzo e settembre, abbiamo staccato 2.200 permessi”, ha ricordato Fabio Sacco, direttore dell'APT Val di Sole. “Gli appassionati sono una nicchia di mercato, ma con un'alta capacità di spesa. Abbiamo 15 strutture idonee ad accoglierli e specializzate come Fishing Lodge, mentre la riserva 'No kill' sul rio Rabbiés, a ridosso del Parco Nazionale dello Stelvio in Val di Rabbi, è prenotata da tempo”.
Al Mondiale – organizzato dalla FIPSAS provinciale (che conta più di 770 tesserati, compresi una cinquantina di ragazzi, nonché una ventina di società) e nazionale, in collaborazione con l'Associazione Sportiva Pescatori Solandri – sono attesi 132 atleti di 17 Paesi, tra i quali la Mongolia. Della Nazionale azzurra fanno parte anche il trentino Andrea Ferro, l'italiano più titolato nella categoria spinning, e il bolzanino Arno Herrmann, dal palmarès già ricco nonostante l'età.
“Non sono numeri elevati, ma elevata è la qualità del prodotto, che arricchisce l'offerta sportiva”, ha affermato l'assessore provinciale alla cultura, cooperazione, sport e protezione civile Tiziano Mellarini. “La Val di Sole ha un potenziale straordinario per diventare un centro a livello mondiale. Essendo la pesca un'attività che coinvolge sia adulti sia giovani, il nostro potremmo definirlo un progetto famiglia”.
Devono essere contenti tutti, insomma, pescatori e accompagnatori. “È per questo che facciamo i Campionati del Mondo e che siamo già alla quarta rassegna iridata dopo quelle di canoa kayak nel 1993 – della quale adesso abbiamo ripreso il logo – di snowboard nel '99 e di mountain bike dal 2008 a oggi”, ha concluso Luciano Rizzi, presidente dell'APT Val di Sole.
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