Conta 18 appuntamenti in programma dal 28 agosto al 29 settembre l’edizione 2024 dei Suoni delle Dolomiti, l’ormai storica rassegna di eventi culturali e concerti da vivere nello scenario naturale unico al mondo delle Dolomiti, giunta al suo 29esimo anno.
Presentato al Muse nel pomeriggio di venerdì 19 aprile, il ricco programma de I Suoni delle Dolomiti prenderà avvio nel solco della world music, o meglio del fado, che esordirà mercoledì 28 agosto a Malga Tassulla, nell’anfiteatro naturale che racchiude il Pian della Nana con il concerto di Carminho, una delle più talentuose cantanti di fado delle ultime generazioni.
La musica classica sarà sugli scudi in occasione dell’Alba delle Dolomiti, attesissimo evento che quest’anno si svolgerà a Prà Castròn di Flavona nelle Dolomiti di Brenta. Protagonista dell’immancabile saluto al sorgere del sole, sempre fonte di grandi emozioni, sarà quest’anno la musica di Mozart, nell’esecuzione della Camerata Royal Concertgebouw Orchestra di Amsterdam.
L’incontro tra musica e letteratura sarà il filo conduttore del trekking, nel cuore roccioso delle Pale di San Martino, che dal 4 al 6 settembre getterà un ponte ideale tra le montagne del Trentino e le Badland americane, attraverso le parole dello scrittore Paolo Cognetti e le canzoni di Bob Dylan, Bruce Springsteen, Johnny Cash e altri miti a “stelle e strisce”, interpretate dalla voce e dalla chitarra di Pietro Brunello e dal violoncello di Mario Brunello.
Tra i progetti speciali da segnalare anche quello in programma venerdì 13 settembre, a Villa Welsperg, ai piedi delle Pale di San Martino: E lucevan le stelle, dedicato a Giacomo Puccini, nel centenario della morte, con il soprano Lana Kos e il tenore Raffaele Abete, coadiuvati da I Solisti di Verona.
Uno dei cardini programmatici de I Suoni delle Dolomiti è l’accessibilità. Quattro dei concerti del Festival – 13 settembre a Villa Welsperg con l’omaggio a Puccini, 17 settembre a Malga Brenta bassa con Raphael Gualazzi, 21 settembre in Località Giasenei con Renaud Garcia-Fons Trio e 25 settembre al Rifugio Fuciade con Paolo Conte Legacy – saranno resi accessibili anche a persone con disabilita motoria e uditiva. Ciò grazie all’utilizzo di mezzi e bike inclusivi e a sistemi audio-tattili Subpac messi a disposizione da Re-Moove, azienda trentina specializzata in mobilità inclusiva.
Il gran finale, quindi, è in programma domenica 29 settembre in val Duron, nelle vicinanze del Rifugio Micheluzzi, con Roberto Vecchioni in versione acustica accompagnato dal violinista Lucio Fabbri al violino e dal chitarrista Massimo Germini.
Anche quest’anno, inoltre, si rinnova la collaborazione tra il Festival e il Conservatorio “F.A. Bonporti” di Trento, dopo la positiva esperienza del 2023 durante il trekking di Paolo Fresu e con la Banda Osiris. In occasione dei concerti della Camerata Royal Concertgebouw Orchestra di Amsterdam e del Quartetto Arod, alcuni allievi dello stesso Conservatorio potranno incontrare i musicisti, confrontandosi su aspetti strumentali, ma anche sul rapporto tra musica e natura.
Tutti i concerti de I Suoni delle Dolomiti sono in programma alle ore 12, ad eccezione dell’Alba dell’8 settembre, ore 6.40, e dei concerti del 19 e 25 settembre, previsti alle ore 14.
Informazioni dettagliate sul sito www.visittrentino.info/it/isuonidelledolomiti
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