La Giunta comunale di Trento ha approvato oggi il progetto esecutivo dell’Hub di interscambio della mobilità nell’area ex Sit in Lungadige Monte Grappa. L’opera è finanziata dal Piano nazionale di ripresa e resilienza per un importo di 20 milioni di euro su un costo complessivo di 22 milioni e 730mila euro. Il progetto prevede l’insediamento delle seguenti funzioni: parcheggio auto per residenti da circa 160 posti al piano interrato e nuova stazione delle autocorriere al piano terra.
La copertura dell’edificio, aperta e accessibile al pubblico, ospiterà un grande giardino pensile da oltre 5mila metri quadrati che si caratterizza per alcune soluzioni marcatamente orientate alla transizione ecologica, quali l’area dedicata alla biodiversità vegetale e lo spazio aperto pavimentato progettato per raccogliere e convogliare a riutilizzo le acque piovane. L’ingresso alla nuova stazione delle corriere, con la sua forma caratteristica e iconica che richiama l’ex gasometro cittadino, sarà realizzato in acciaio, materiale inalterabile che non richiede molta manutenzione.
Già a novembre dello scorso anno sono iniziate le operazioni di “precantiere”, compresa la bonifica che è già in stato avanzato. L’area dell’ex gasometro Sit è stata infatti sede di attività industriali per la produzione di gas per la rete cittadina per circa 100 anni, dal 1860 al 1968. Cessata la produzione di gas e smantellati gli impianti produttivi sopra suolo, l’area è stata rilevata dall’Amministrazione Comunale di Trento che, tra l’inverno del 2021 e la primavera del 2022, ha iniziato la bonifica dei terreni con la rimozione delle vasche interrate. Il progetto finanziato dal Pnrr prevede anche tutte le opere necessarie alla completa bonifica del terreno propedeutiche alla realizzazione dell’opera.
Il cronoprogramma dei lavori prevede entro settembre 2024 la realizzazione del 30 per cento delle opere ed entro il 2025 la conclusione del cantiere, come da previsione del Pnrr. La redazione dei progetti definitivo ed esecutivo e la costruzione dell’opera sono stati affidati all’Associazione temporanea di imprese costituita da Mak Costruzioni di Lavis (capogruppo) e dalla Cooperativa Lagorai di Borgo Valsugana, che si è aggiudicata nella primavera scorsa la gara europea per l’appalto integrato con il 13 per cento di ribasso.
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