La cronoscalata Trento–Bondone, giunta alla 67ª edizione, torna nel calendario del Campionato Europeo Montagna, con il fiavetano Christian Merli intenzionato a porre fine al dominio di Simone Faggioli. Al via 245 piloti, 68 dei quali trentini
Non sarà valida solo per il Campionato Italiano Velocità Montagna, del quale conserva il maggior numero di iscritti, ma anche per quello Europeo la 67ª Trento–Bondone di domenica 2 luglio.
La più antica gara automobilistica in salita del Vecchio Continente, nata nel 1925, farà così il suo ritorno nell'European Hill Climb Championship, del quale è sesta tappa, dopo un anno di assenza dovuto all'alternanza con la Coppa Teodori.
“È sempre un grande impegno, reso più arduo dalla carenza di sponsor, ma sono fiero e orgoglioso dello staff che lavora alacremente con me, 24 ore su 24, per adempiere i doveri con ACI Sport e FIA”, ha sottolineato nel corso della conferenza stampa di presentazione Fiorenzo Dalmeri, presidente della Scuderia Trentina che organizza l'affascinante cronoscalata da Montevideo a Vason. “Negli ultimi anni ci siamo impegnati molto per aumentare ancora la sicurezza, sia attiva che passiva, sui 17,3 chilometri (e 1.350 metri di dislivello, con una pendenza media dell'8,88%, ndr) del percorso, nonché la qualità dei servizi offerti agli spettatori e ai piloti, preoccupandoci altresì dell'innovazione con le macchine elettriche, il futuro del movimento”.
La validità europea (nel CEM è ammessa un'unica competizione per Paese) può inoltre essere considerata un omaggio alla passione e all'operosità del compianto Pierluigi Fuganti, membro del Comitato Organizzatore e protagonista, fino alla metà degli anni Novanta, delle gare in salita di tutta Italia.
“Peter”, come lo chiamavano gli amici e come si faceva chiamare quando correva, sarà omaggiato pure dalla figlia Annamaria, una delle quattro pilote e dei 68 trentini al via: “Ma io mi sento tanto figlia, non pilota. È un regalo che voglio fare a mio padre, a un anno dalla scomparsa. Fuganti tornerà a percorrere quei 42 tornanti”.
Alla prossima Trento–Bondone, che avrà valenza anche come FIA Historic Hill Climb Championship e Trofeo Italiano Velocità Montagna – Girone Nord, parteciperanno complessivamente 245 driver, 178 dei quali con una vettura moderna e 67 con un'auto storica. Trentadue invece i corridori stranieri, provenienti per lo più da Repubblica Ceca, Austria, Svizzera e Francia, ma si presenterà allo start perfino uno svedese.
L'attenzione degli appassionati, che domenica gremiranno le tribune naturali lungo il selettivo tracciato (il nuovo biglietto/abbonamento non nominale, valido pure per l'intenso sabato di prove, costa 20 euro, ma è sempre gratuito per gli under 16), sarà concentrata sulla sfida tra il 39enne fiorentino Simone Faggioli, reduce da sette vittorie consecutive oltre a quella del 2006, e il 45enne fiavetano Christian Merli, appaiati in testa alla classifica della categoria Competition del CEM con 125 punti dopo tre gare.
In caso di successo con la sua Norma M20 FC, Faggioli raggiungerebbe nell'albo d'oro il mitico Mauro Nesti, mentre Merli, al volante dell'esordiente Osella FA30 Fortech, iscriverebbe per la prima volta il proprio nome, ponendo contemporaneamente fine al digiuno trentino che dura ormai dal 1970, quando a imporsi fu il roveretano Antonio Zadra. “Negli ultimi due anni non ho fatto molto bene, anche se per me la Trento–Bondone rimane la corsa più difficile e particolare”, ha ammesso il pilota della Vimotorsport, reduce dalla vittoria di Ascoli Piceno nella quinta tappa del CIVM. “Devono incastrarsi parecchi tasselli, ma io continuo a provarci e prima o poi ci riuscirò”.
A fare da apripista al contest, definito da Nesti “l'università delle cronoscalate”, ci sarà pure la Hyundai i20 guidata dal rallista di San Martino di Castrozza, Silvano Pintarelli, che avrà al suo fianco il palleggiatore della Trentino Volley, Simone Giannelli.
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