Si è tenuto ieri, giovedì 4 aprile alla casa parrocchiale di Martignano, l’incontro con monsignor Maksym Ryabukha, vescovo ausiliare della Chiesa greco-cattolica di Donetsk, in Ucraina.
Monsignor Ryabukha ha condiviso con i numerosi presenti la sua esperienza di vescovo costretto all’esilio, facendo anche vedere foto, non raffiguranti attimi di guerra, ma scatti di vita quotidiana tra le macerie: “Non voglio farvi vedere immagini di guerra – ha spiegato – ma vorrei raccontarvi la mia vita dentro il popolo ucraino“.
Dallo scoppio della guerra monsignor Maksym ha percorso oltre 100mila chilometri tra le diverse comunità a lui affidate per portare solidarietà, speranza e fede ai cittadini. “Cosa è più doloroso della guerra?” si è chiesto il vescovo ucraino. “La solitudine – ha risposto – è più pesante delle bombe che ti cadono in testa perché ti fa perdere il senso della vita e dell’andare avanti”.
Il vescovo Ryabukha ha concluso l’incontro sottolineando la forza della preghiera e della fede: “La preghiera funziona! Perciò preghiamo”. Si è poi recato con tutti i prsenti alla chiesa parrocchiale di Martignano dove si è tenuto un momento di preghiera finale per la pace.
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