Europa e Balcani più vicini

Sofia – Per Albania, Bosnia-Erzegovina, Kosovo, Montenegro, Serbia e Macedonia l’adesione vera e propria all’Unione europea rimane lontana (come prima data indicativa per Belgrado e Podgorica si parla del 2025), ma le loro economie sono fortemente legate ai Paesi membri: l’Ue è il primo “donatore” nella regione con 10 miliardi di investimenti diretti negli ultimi cinque anni, e anche il più grande partner commerciale. Per questo, la parola d’ordine durante l’ultimo summit informale Ue-Balcani occidentali svoltosi a maggio a Sofia è stata “interconnettività”, ossia investimenti volti a migliorare le infrastrutture e la comunicazione sia all’interno della regione che tra i Balcani e il resto dell’Ue. Questa è anche una delle sei iniziative-faro per supportare la trasformazione dei Balcani occidentali, nate dalla “Strategia per l’integrazione europea dei Balcani occidentali”, pubblicata a febbraio. Perché, secondo la Commissione europea, “investire in trasporti, energia ed economia digitale significa promuovere lo sviluppo economico della regione”. Le connessioni migliorate porteranno – è questa l’idea di fondo di Bruxelles – una maggiore competitività, crescita economica e sicurezza nei rifornimenti. Inoltre l’Ue ha deciso di estendere ai Balcani occidentali l’Unione dell’energia, di abbassare i costi di roaming già da questa estate e diffondere la banda larga nella regione grazie a investimenti di 30 milioni di euro. Maggior benessere e relazioni approfondite nella regione dovrebbero portare a rafforzare la pace e la democrazia nei Balcani, contribuendo a farne un vicino di casa affidabile e un alleato strategico della stessa Unione europea.

Un’Agenda per la regione. Reduci dall’eredità del comunismo e delle economie dirigiste, le reti stradali dei Paesi balcanici raramente sono in buone condizioni: la maggior parte è rimasta ai livelli degli anni ’80 con scarsa manutenzione. Costruire infrastrutture per il trasporto e l’energia è cruciale. I Paesi dei Balcani occidentali, in collaborazione con la Commissione europea, nel 2014 hanno creato un’agenda di connettività regionale pari a 1 miliardo di euro. Sono nati 31 progetti approvati nell’ambito dell’Agenda per la connettività: tra questi, l’autostrada tra Serbia e Kosovo, il collegamento Tirana-Skopje, il porto di Durazzo in Albania, il collegamento con Sarajevo, capitale “isolata” (la Bosnia ha iniziato un programma di costruzione di strade soprattutto lungo il corridoio mediterraneo che dovrà collegare Budapestin Ungheria via Bosnia-Erzegovina alla Croazia), la circonvallazione di Budva, antico porto del Montenegro. A tutto ciò dovranno accompagnarsi riforme “per permettere alla gente e al mondo economico di trarre pieno profitto dai legami di trasporto ed energia”, ha detto l’eurocommissario per l’allargamento, Johannes Hahn. (Sir)

Iva Mihailova

vitaTrentina

Lascia una recensione

avatar
  Subscribe  
Notificami
vitaTrentina

I nostri eventi

vitaTrentina