“Continuiamo a credere nella soluzione 'Due Popoli, Due Stati”. Il custode di Terra Santa, padre Francesco Patton, fa al Sir il punto della situazione dopo le violenze delle ultime settimane a Gaza e nei Territori palestinesi (si veda a pagina 19).
"Mai come ora non dobbiamo stancarci di tenere le braccia levate al cielo per chiedere a Dio il dono della pace e della riconciliazione. Pregare non è inutile ma è la cosa più importante e necessaria per favorire una soluzione pacifica dei problemi. Domani è Pentecoste e lo Spirito Santo è un dono per la pace, la comunione, la riconciliazione e il dialogo. E lo è soprattutto sull’onda dei fatti accaduti in queste ultime settimane. In questa situazione è necessario che dei protagonisti esterni aiutino quelli interni a dirimere i contrasti e a trovare forme di dialogo e di negoziazione. Il problema di Gaza è risolvibile nella misura in cui, anche la comunità internazionale, faccia pressione sulle parti perché favoriscano, innanzitutto, condizioni di vita più dignitose. Resta da capire che genere di mediazione sarà possibile fare ora su Gaza. Mi riferisco in particolare all’Egitto che confina con la Striscia: il presidente Al Sisi sta, infatti, mediando tra le due anime palestinesi, Hamas che governa Gaza, e l’Autorità nazionale palestinese guidata dal presidente Mahmoud Abbas (Abu Mazen), per arrivare ad una riconciliazione nazionale. Vedremo con quali esiti".
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