La teologia del popolo per parlare agli indifferenti

L’importanza di partire dai contesti reali in cui la gente vive, non da teorie astratte

Rafael Tello, il teologo argentino che ha elaborato i punti fondamentali della teologia del popolo, scriveva all’arcivescovo di Buenos Aires, Jorge Mario Bergoglio, poco tempo prima di morire queste parole: “Per me il problema più grande della Chiesa argentina è come arrivare a questa immensa maggioranza di cristiani su cui la Chiesa istituzionale non ha presa. Credo che tu abbia la missione provvidenziale di iniziare una riforma della Chiesa (Buenos Aires? Argentina? Più in là? Io non so). Chiedo a Dio che tu possa compierla”. Era un’amicizia sincera e consolidata dal tempo quella tra il padre Tello, più anziano, e il vescovo Bergoglio, che l’aveva conosciuto quando aveva 17 anni.

Un libro scritto da Enrique Ciro Bianchi (Introduzione alla teologia del popolo. Profilo spirituale e teologico di Rafael Tello, Emi) ricostruisce la vicenda di quest’uomo abbastanza appartato e prudente che ha influenzato non poco la Chiesa argentina.

L’impianto di riflessione del teologo Tello parte da un’impostazione saldamente tomista perché sono continui i suoi riferimenti a Tommaso d’Aquino, il tutto rivisitato alla luce delle peculiarità tipicamente latinoamericane (crescenti ingiustizie, oppressione delle donne da parte di un diffusissimo machismo, non cura per l’habitat ambientale, ecc.). In questo la teologia del popolo si differenza dalla teologia della liberazione che non disdegna di servirsi dal punto di vista degli strumenti conoscitivi della realtà anche dell’analisi marxista nell’accezione del materialismo storico (non certamente del materialismo dialettico), sulla scia dell’opzione preferenziale per i poveri della Conferenza episcopale di Medellìn nel 1968. Il padre domenicano Gustavo Gutierrez che per primo ha teorizzato questa particolare riflessione teologica nel contesto sudamericano continua ancora in avanzata età a fare il parroco in un barrios di Lima, una vita estremamente semplice e conseguente a fianco degli scartati della storia (sulla teologia della liberazione, per comprenderne significati e contesti, rimane un testo fondamentale quello scritto nel 1981 dal teologo spagnolo, mancato alcuni mesi, José Ramos Regidor Gesù e il risveglio degli oppressi, Mondadori). Anche per la teologia del popolo importante è partire dai contesti reali in cui la gente vive, “cercare la pastorale che Dio vuole”, non certamente da teorie astratte elaborate a priori. Evangelizzare a partire dal popolo “desde el pueblo”. C’è da osservare che nella pratica della pastorale popolare nei sobborghi e nelle periferie urbane la differenza tra teologia della liberazione e teologia del popolo è molto meno tangibile perché si tratta comunque di una pastorale di affiancamento e di condivisione che ha lasciato definitivamente alle spalle quei regimi di cristianità (connubio trono-altare, potere temporale, vescovi colonnelli e generali, ecc.) che tanto hanno imperversato nel subcontinente. Poi è indubbio che specie nei contesti urbani la voce delle Chiese si fa sempre più stemperata e indistinta in un contesto per quanto sui generis comunque di secolarizzazione. E all’interno delle Chiese hanno sempre più successo quelle pentecostali evangeliche che promettono a buonissimo prezzo felicità e salvezza.

Dunque la strada per una autentica evangelizzazione –promozione umana, impegno per la liberazione integrale, aspetto contemplativo della vita cristiana – rimane una strada in salita. Giacché quella di oggi non è più l’America Latina dei decenni scorsi, i mutamenti sono velocissimi. Resta un denominatore comune che riguarda il perdurare di abissali diseguaglianze: le favelas, i barrios, i contesti periferici privi di tutto non sono certo diminuiti, anzi. C’è un’assuefazione impensata, un’accettazione dell’esistente che stride, e non è un caso che il consumo massiccio di droghe di ogni tipo anche negli strati popolari segni una linea di demarcazione netta con chi ritiene o accetta che questo sia il migliore dei mondi possibili.

vitaTrentina

Lascia una recensione

avatar
  Subscribe  
Notificami
vitaTrentina

I nostri eventi

vitaTrentina