“Girotondo intorno a Trento” è l’iniziativa che l’attivista per i diritti umani John Mpaliza, originario della Repubblica Democratica del Congo, ormai cittadino italiano, proporrà alla cittadinanza del capoluogo sabato 30 marzo per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla drammatica situazione della Rdc, da anni al centro di un sanguinoso conflitto che ha causato milioni di morti.

Una lunga camminata, sostenuta da diverse associazioni, che partirà alle 9 di mattina da piazza Dante e che terminerà alle 17 in piazza Adamo d’Arogno dopo una serie di percorsi ad anello che porteranno Mpaliza Balagizi nella piazza dietro il Duomo per un momento di informazione e riflessione. L’attivista, ingegnere informatico, vive da 32 anni in Italia e per 9 è stato anche in Trentino.

Dal 2010 marcia per l’Italia e l’Europa. È andato dal Papa. È sbarcato a Lampedusa, terra di migranti, per portare la sua solidarietà a chi fugge da fame, discriminazioni e miserie. Ha attraversato l’Italia fino a San Ferdinando e Rosarno, in Calabria, avamposti dello sfruttamento dei migranti, schiavi per la raccolta nei campi. Sabato, avvolto dalla bandiera del suo Paese di nascita, l’attivista si metterà nuovamente in cammino.

Fin dalla metà degli anni Novanta la Repubblica Democratica del Congo è in guerra. Coinvolti ne sono anche i Paesi vicini. La Rdc è ricchissima di materie prime che fanno gola a molti, tra multinazionali e potenti del mondo: oro, diamanti, coltan, cobalto, terre rare. “Il Congo e l’Africa non sono una miniera da sfruttare. Fuori dal Congo. Fuori dall’Africa”, aveva detto Papa Francesco, nel 2023, al suo arrivo a Kinshasa, capitale della Rdc. “Salviamo il Congo. Rompiamo questo muro di silenzio costruito attorno a questo dramma che viene anche definito “olocausto africano” – ammonisce Mpaliza – Fermiamo il genocidio nella Repubblica Democratica del Congo”.