Tre sobborghi – Mattarello, Meano e Ravina – uniti per aiutare gli abitanti di Ayuub, un villaggio della Somalia. L’idea è di Fondo Progetti Solidarietà di Mattarello che da molti anni opera in quella terra che con l’aiuto del coro Altreterre e del Corpo Bandistico di Vigo Cortesano propone lo spettacolo “Mama Africa”, prodotto e divulgato da coro e banda meanesi. Ravina s’inserisce nel contesto ospitando lo spettacolo nella capiente sala del teatro “Claudio Demattè”, sabato 18 aprile, alle 20.45, dove saranno contemporaneamente coinvolti più di ottanta tra bandisti, coristi, percussionisti e musicisti esterni.
Dalle note suggestive di un Padre Nostro in lingua kiswahili alla funeral march in stile Dixieland, dal vigore percussivo del samba delle favelas alla malinconia sincopata del reggae giamaicano, passando per Gershwin, il tango e il jazz d'autore, “Mama Africa” racconta di ritmi, melodie e credenze dei popoli africani. Un progetto musicale condiviso da Fondo Progetti di Solidarietà con lo scopo di sensibilizzare e raccogliere fondi a favore delle famiglie rurali del Basso Shabeelle (Somalia) in un periodo di grave emergenza dovuta alla siccità del 2014 con particolare attenzione alle mense scolastiche, per riattivarle (dopo la chiusura imposta dalle milizie Shabaab) e incentivarne la frequenza.
“Gli interventi previsti in questo 2015 – riferisce il presidente di Fps Vittorio Lorenzini – riguardano la realizzazione dell’impianto di distribuzione a servizio della mensa che prevede l'installazione di una vasca adeguata a rifornire una serie di rubinetti, corredati da distributori di sapone liquido e di una canalizzazione per uso irriguo delle acque reflue, nonché l’installazione di dissalatori sul tetto di due scuole superiori e di due centri di salute”. Il suo costo preventivato è di circa 8 mila euro, complessivamente. “Una volta completati gli interventi, saranno promossi dei corsi di formazione per operatori e studenti allo scopo di responsabilizzarli alla diffusione della sensibilizzazione nella popolazione locale”, spiega ancora l’architetto Lorenzini.
Il prototipo di dissalatore domestico messo a punto da Fps con la collaborazione dei docenti Antonio Zecca e Claudio Della Volpe dell'Università di Trento è stato messo in atto in un giardino delle case dell’Istituto S. Vigilio, a Mattarello, alla presenza di Mudane, il referente a Merka e di Waras, capo officina a Ayuub, oltre a Lorenzini e don Elio Sommavilla che da sempre è punto di riferimento in Somalia. Il prototipo, pone particolare attenzione all'uso di materiali disponibili in loco, alla possibilità di raccolta dell'acqua desalinizzata ed ai indispensabili interventi di manutenzione.
“Gli obiettivi che ci prefiggiamo raggiungere sono in particolare, la fornitura di acqua potabile per le scuole ed i centri sanitari, la diminuzione delle patologie infettive negli studenti delle scuole di Ayuub e la diffusione della consapevolezza del problema della salinità dell'acqua da pozzi”, conclude il presidente di Fps Vittorio Lorenzini.
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