San Prospero, volontari nel Mondo

Diversi i progetti avviati, molti conclusi ed altri in avanzata fase di realizzazione

Dall'Asia all'Africa, è davvero una intensa attività di volontariato quella che, oramai da quattro anni, stanno portando avanti i volontari del gruppo “San prospero Onlus” di Borgo. Diversi i progetti avviati, molti conclusi ed altri in avanzata fase di realizzazione. E tutti quotidianamente monitorati da Giorgio Boneccher. Lui, in Africa ci è andato davvero tante volte. Ci ritornerà anche in questi giorni, sia in Congo sia in Sud Sudan.

Prima di investire risorse, umane e finanziarie in Africa, il Gruppo San Prospero ha iniziato ad operare nella piccola isola di Timor Est, nel sud-est asiatico. In quei luoghi è stato portato a termine un progetto a sostegno dei pescatori che operano sulla spiaggia del Suco di Bidau Santa Ana. E nella capitale Dili è stata attrezzata una sala parto ed una sala pediatrica nel locale Centro di Salute. “Ma da due anni, anche grazie alla collaborazione con Acav abbiamo pensato di aiutare anche le popolazione africane del Congo”, spiega Boneccher che ricorda come i progetti dell’associazione siano portati avanti grazie ai contributi provinciali, al sostegno della cooperazione, al ricavato dei mercatini con Casa Ama e alle varie donazioni di privati.

Presso la Chefferie des Kawka, nel nord-est del paese ed al confine con l’Uganda ed il Sud Sudan, la solidarietà della Valsugana sta aiutando ad alleviare la situazione di grande carenza di acqua potabile. Sono state realizzate delle piccole opere di presa, in tutto 21 sorgenti. “Ed altre 30 sono già programmate per aiutare la gente del posto”,– prosegue l’ex segretario comunale di Borgo, Cinte Tesino, Telve e Carzano. “Se pensiamo che, in media, ogni sorgente serve 800 persone ci rendiamo subito conto dell’importanza del lavoro che stiamo portando avanti”.

In Africa Giorgio Boneccher resterà tutto il mese di novembre. La qualità dell’acqua ora viene analizzata, con adeguate strutture, presso il laboratorio dell’ospedale locale di Adi. E da mesi è stato messo in funzione a Kumuru, sede degli uffici amministrativi della Chefferie, un impianto pilota di adduzione, dotato di pompa elettrica alimentata da pannelli solari, per l’acqua potabile. Per quanto riguarda il Sud Sudan, il gruppo San Prospero ha deciso di aiutare i locali nella diffusione della coltivazione della cassava, meglio conosciuta come manioca. “È l’alimento base e stiamo lavorando per rendere più produttive le aree finora coltivate e garantire cibo sufficiente per i bisogni dei contadini e delle famiglie”.

Da circa un anno sono stati piantati a cassava di varietà migliorata circa 6 ettari di terreno. “Da ogni pianta si possono ottenere 15 talee dalle quali far crescere nuove pianta”, conclude Boneccher. “Il nostro obiettivo è quello di coinvolgere in tutto 150 gruppi di contadini – a fine agosto erano gà 27 – complessivamente 2 mila persone, a cui daremo adeguata formazione ed assistenza tecnica. Non solo una produzione per autoconsumo ma, in prospettiva, anche per realizzare qualche piccolo ricavo. Quanto basta per far pronte ai bisogni primari delle famiglie della zona”.

vitaTrentina

Lascia una recensione

avatar
  Subscribe  
Notificami
vitaTrentina

I nostri eventi

vitaTrentina