L’arte e l’artista “escono” alla ricerca, per definizione.
Una santa icona è la visiva testimonianza del monaco-artista.
Il Mistero viene espresso secondo schemi precisi e teologicamente sostenuti, e analogamente i materiali sono sperimentati. Il Mistero che incontriamo nell’icona è il Mistero che guarda noi per condurci alla contemplazione.
L’evoluzione “dal greco al latino” porta a sviluppi tanto assoluti quanto imprevedibili e sorprendenti nel corso dei secoli.
La ricchissima storia dell’arte afferma, con insistenza nel Novecento, la volontà di “andare oltre”, di “uscire” e aggiornarsi superando gli schemi consolidati.
Nasce l’arte astratta.
Nascono anche modi e mezzi assai dissimili e sempre più dipendenti dal sistema della comunicazione e del mercato.
Lucio Fontana in “Concetto spaziale” taglia e sfonda la tela. Suggestivo il titolo alternativo di “Attesa”, che ci proietta con trepidazione e coraggio verso il nuovo.
In Trentino, “Astrazione Oggettiva” riprende l’analisi degli elementi della pittura in sé, oltre la figura e i significati connessi.
Molto frequente è l’incomprensione, o addirittura l’opposizione al rinnovamento.
Ciò accomuna in tutti i tempi profeti e artisti, oppure all’opposto, acquista visibilità e significato soltanto la provocazione.
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