L’associazione “Mbili, amici del Sud Sudan” attiva a Rovereto da qualche anno si prende a cuore questo Stato, il più giovane al mondo (composto da popolazione nera e in gran parte cristiana) che nel 2011 si è reso indipendente dal Nord (in prevalenza arabo e musulmano).

E’ nel dicembre 2013 che scoppia la guerra tra le milizie fedeli al presidente Salva Kiir e quelle che parteggiano per l’ex presidente Riek Machar. A farne le spese è la popolazione civile, già povera e adesso insidiata dagli scontri, dalle rappresaglie e da un clima generale di estrema insicurezza che rende la vita molto difficile.

La presenza del medico suor Maria Martinelli, direttrice dell’ospedale di Wau, e delle sue consorelle comboniane costituisce un presidio di umanità e vicinanza alla popolazione più colpita come le donne e i bambini. Una presenza che la gente sente come amica e indispensabile per lenire sofferenze e infondere la speranza che la guerra non può, non deve essere il destino ineluttabile di tantissimi sudanesi.

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