Un buon terriccio dal compostaggio? Ecco le mosse giuste

“Al centro di compostaggio di Cadino è sempre disponibile un bel cumulo di terriccio derivante dalle operazioni di compostaggio. è adatto alle colture orticole? E quanto è efficace rispetto al tradizionale stallatico e o è sicuro rispetto a residui dannosi?”.
Paolo (Trento)

Già nel gennaio 2022 in questa rubrica avevamo trattato l’argomento, rispondendo a una lettrice preoccupata che il terriccio compostato potesse contenere metalli pesanti, derivando anche da fanghi di depurazione dei residui solidi urbani compostati. Rispondemmo che era consigliato anche per orti. Come allora, tranquillizziamo il lettore. De André diceva che “dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fiori”. Quindi diciamo subito che il letame è il re dei concimi. Quello più completo, chimicamente e biologicamente. Purtroppo non è sempre disponibile ed è di difficile distribuzione. Oggi in commercio lo si trova pellettato e in sacchi, facile da usare. Il terriccio universale invece è un prodotto di materiale umificato derivante dalla decomposizione e trasformazione di sostanze organiche (rifiuti vegetali e deiezioni animali) come risultato finale del processo di nutrizione e digestione dei microorganismi del terreno. Il terriccio di buona qualità ha il classico odore di humus, è leggero e soffice. Si dice “universale” in quanto composto da diverse sostanze (sabbia, torba, terra di letame e terriccio di foglie e altri vegetali) in quantità diverse. La componente principale è la torba.
Molti terricci sono addizionati con nutrienti minerali e sostanze inerti come lave vulcaniche o vermiculite. Il terriccio universale è il miglior substrato per quasi tutte le piante verdi e fiorite da balcone, da orto e da giardino. Il terriccio derivante invece dalle operazioni di compostaggio (fanghi di depurazione compresi), se la pratica è eseguita correttamente, consente il recupero del valore fertilizzante (grazie al suo contenuto in minerali e frazione organica), permette di alleggerire i problemi ambientali e di risparmiare nell’uso di concimi di sintesi e di ammendanti. Tale terriccio va utilizzato nell’orto con parsimonia, meglio se in aggiunta ai migliori terricci e/o a letame. Data la provenienza e la necessità di rispettare le norme nazionali e europee nel trattamento dei residui compostabili, non ci sono motivi per cui quello del centro di Cadino (disponibile a costo zero) non possa essere utilizzato senza timori.

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