Sulle punte con Buzzati e Heidegger

Cinque ragazze nate tra Riva del Garda, Rovereto e Trento alla ricerca di autenticità e uno spettacolo che firma il debutto di una nuova compagnia di ballerine

Cinque ragazze alla ricerca di autenticità. Da un progetto, abbozzato in un taccuino, e rimasto a lungo nel cassetto, è nato “The Drop”. Uno spettacolo che si ispira ad uno dei Sessanta Racconti di Dino Buzzati e che firma il debutto di una nuova compagnia di ballerine.

La “SeeSaw Dance Company” che, sabato 17 febbraio alle 21, andrà in scena al Melotti con la sua prima produzione. Dietro ci sono cinque giovani nate tra Riva del Garda, Rovereto e Trento tra i 19 e i 26 anni, guidate da Veronica Boniotti, 26 anni e un’infanzia sulle punte. “Il desiderio, o meglio il sogno, di creare una produzione lo avevo da molto tempo”, spiega Veronica dopo aver ballato per anni tra Roma, Parigi e Bristol. “Nei mesi precedenti alla nascita della compagnia la produzione ha preso forma e poi si è evoluta giorno per giorno insieme alle altre ballerine”.

“The Drop” parla dell’assurdo che, per quanto possa essere straziante, sconvolgente e spiazzante può cambiare la visione del mondo e far risvegliare aspetti di noi stessi prima sconosciuti. “Quindi, se colto, può essere la miccia di un percorso nel profondo di ciò che siamo e che vorremmo essere, ovvero verso la nostra autenticità”, dice ancora Veronica.

Non c’è solo Buzzati, però. Queste giovani donne hanno tirato in ballo anche Heidegger, e quel suo concetto di autenticità “che si costruisce istante per istante”. In The Drop ci si potrà imbattere infatti nella storia di cinque personalità, una commessa, una scrittrice, una pittrice, un’informatica, e una tassista, la cui vita verrà stravolta da un evento fuori dall’ordinario.

Per dare vita al suo spettacolo, nato da una goccia che sale e non scende, come accade nella vita di tutti i giorni, Veronica è andata a cercarsi personalmente le sue compagne di scena. “Mancavano altre quattro ballerine per realizzare la produzione e, dopo averle cercate, sono arrivate Jasmine Bresciani, Ambra Calvia e Serena Pedrotti e Federica Danaj”.

Così è nata “SeeSaw Dance Company”. “Ho portato in sala prove il mio vissuto -continua Boniotti – e la bozza del mio pensiero con il desiderio che si trasformasse dall’incontro con le loro esperienze personali. Quindi, abbiamo fatto un percorso continuo, insieme, di riflessione su noi stesse e sul significato di ciò che avremmo portato in scena”.

Dietro a “The Drop”, però, non c’è solo lavoro tecnico e coreografico, ma da giugno, da quando è nata la Compagnia, le ragazze hanno svolto laboratori di vario genere, tra cui l’arte terapia, e si sono cimentate in un percorso di canto funzionale con Sabrina Schneider. “SeeSaw significa altalena: in questo gioco tanto semplice quanto affascinante c’è il cuore di ciò che siamo e che vorremmo diventare. L’altalena è instabile, come noi, perché desiderose di metterci sempre in discussione, ma è anche stabile e legata, come noi, ai nostri valori: l’intensità, la nitidezza, la reciprocità, la profondità, la leggerezza e l’auto-ironia. Per noi questo è un inizio, siamo coscienti di ciò che c’è là fuori e consapevoli di avere un grande lavoro da fare insieme. Tutto ciò, unito alla passione per ciò facciamo, è il nostro motore”.

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