Vent’anni con Religion

Venti anni che hanno cambiato il mondo. Questo il titolo con cui il Religion Today Filmfestival torna a Trento – con anteprime e appendici anche in altre località trentine e fuori provincia – tra il 13 e il 22 ottobre prossimi, cogliendo la significativa ricorrenza del ventennale come occasione per rileggere questi tumultuosi venti anni di relazioni tra religioni e società, e mettere in prospettiva le sfide di oggi e di domani. Guerre e pace, migrazioni, convivenza, spiritualità, universo femminile: sono alcuni dei grandi temi che saranno esplorati attraverso le opere in concorso e la proposta di “venti film per venti anni”, ma anche con eventi speciali, incontri e attività per le scuole. Tra le novità anche un "gemellaggio" con la Catalogna e la conferenza internazionale dei direttori di festival di cinema spirituale

Le anteprime

Lunedì 9 ottobre, alle ore 17.30, sarà il Polo culturale Vigilianum ad ospitare la prima presentazione al pubblico del documentario Il tempo del silenzio. Arte, storia e volti del Santuario di San Romedio firmato dalla nota regista trentina Katia Bernardi e prodotto da Wasabi per la Soprintendenza per i beni culturali della Provincia autonoma di Trento.

Per mercoledì 11 ottobre è infine in programma un doppio appuntamento sul cardinale Carlo Maria Martini organizzato in collaborazione con la Fondazione S. Ignazio: alle 17.30, presso la Sala conferenze della Fondazione Caritro, il direttore de “l’Adige” Pierngelo Giovanetti modererà una tavola rotonda con monsignor Gianfranco Bottoni, già collaboratore degli arcivescovi milanesi Martini e Tettamanzi per le relazioni ecumeniche e interreligiose, e il giornalista Marco Garzonio, che ha seguito dagli inizi l’episcopato di Martini e co-sceneggiato il docu-film in concorso Vedete, sono uno di voi, struggente meditazione visiva del grande regista bergamasco Ermanno Olmi, proposta alle 20.45 dello stesso giorno presso il Teatro San Marco.

41 film in concorso

Il 20° Religion Today Filmfestival prosegue il suo “viaggio nelle differenze” con 41 film provenienti da 28 paesi del mondo, selezionati tra le oltre 400 iscrizioni. Tutti saranno presentati e commentati in sala, presso il Teatro San Marco, ad ingresso libero e gratuito. Ospitando i lavori delle giurie internazionali, oltre a numerosi registi e direttori di film festival, Trento torna inoltre ad accogliere l’esperienza del laboratorio di convivenza tra professionisti in grado di farsi moltiplicatori di opinione nei rispettivi paesi di provenienza. La presenza di decine di ospiti di diverse nazionalità sarà valorizzata nell’incontro con i diversi pubblici: alle proiezioni serali si aggiungono infatti sessioni pomeridiane pensate anche per facilitare la partecipazione della popolazione matura e anziana, mentre le matinée sono riservate alle scuole, con programmi differenziati per le varie fasce di età. La varietà delle cinematografie rappresentate apre inoltre la strada alla partecipazione di nuovi cittadini e diverse comunità, coinvolte anche attraverso il dialogo con le associazioni che le rappresentano.

Ospiti ed eventi speciali

Al calendario delle proiezioni si intreccia quello degli incontri e degli eventi pensati per ripercorrere da diverse angolature e con l’aiuto dei partner di progetto i vent’anni in cui la piccola storia del Festival ha seguito e rispecchiato il corso dei grandi eventi internazionali.

In questo contesto si colloca la collaborazione con la vasta rete di realtà del mondo della cultura e del sociale che a ridosso del Festival organizzano la Settimana dell’Accoglienza. Al tema ineludibile delle migrazioni e della crescente pluralità religiosa, esplorato in modo inatteso e originale da molti film in concorso, è dedicato così anche lo spettacolo dal vivo proposto, in una logica di contaminazione, in apertura del Festival, venerdì 13 ottobre (ore 20.45) con la pièce Questo è il mio nome del Teatro dell’Orsa, che porterà sul palco del Teatro San Marco un gruppo di richiedenti asilo e le loro storie di contemporanei Ulisse. D’intesa con Cinformi sarà inoltre proposta una rilettura di venti anni di rappresentazioni mediatiche dei fenomeni migratori a cura dell’Associazione Carta di Roma, il Protocollo deontologico concernente richiedenti asilo, rifugiati, vittime della tratta e migranti. Il pomeriggio di vnerdì 13 alle 15 aprirà uno sguardo giornalistico e sociologico sul fenomeno migratorio in Italia, con Paola Barretta, redattrice per l'Associazione Carta di Roma del rapporto annuale sulla rappresentazione del fenomeno migratorio,

Anche il discorso sulle religioni e le relazioni di genere, da sempre caro al Festival, riceve nuova attenzione grazie alla collaborazione con la Fondazione Bruno Kessler e il Centro per la Cooperazione Internazionale sul progetto “Dalla parte di Eva”. Sabato 14 ottobre, dalle ore 10.30, l’Aula grande della FBK, in via Santa Croce 77, ospiterà un confronto a più voci su venti anni di cinema, media, donne e religioni. Alla presentazione del “manifesto video” ideato e realizzato nel corso di un denso workshop primaverisle da un gruppo di donne di diverse comunità religiose si aggiungeranno gli interventi di Katia Malatesta su Attrici, autrici, personagge: donne e religioni davanti e dietro la macchina da presa e di Sara Hejazi su Musulmane pubbliche. La costruzione della donna islamica nei media.

Nella stessa giornata, il dibattito sul tema dell’anno si arricchirà del contributo di David Riondino, artista versatile capace di attraversare culture e generazioni; dopo la presentazione del film che l’autore ha girato a Cuba, Il papa in versi (ore 17.45), Riondino sarà protagonista anche nella serata, con Vincenzo Passerini, per una vivace introduzione al tema centrale della diversità e dell’accoglienza sullo schermo e nella società.

Anche i rappresentanti di diverse comunità religiose sono stati chiamati ad una riflessione che al dato inevitabile della violenza e del conflitto, rielaborato da molti film in concorso, intrecci l’esperienza viva del risveglio spirituale e del dialogo interreligioso: domenica 15 ottobre, alle ore 17.45, al polo culturale Vigilianum inizierà la tavola rotonda organizzata in collaborazione con il Tavolo locale delle appartenenze religiose e Religions for Peace Italia, rappresentata dal presidente Luigi de Salvia.

La consolidata collaborazione con il Forum Trentino per la Pace e i Diritti umani fornisce lo spunto per un aggiornato bilancio sull’importanza del linguaggio audiovisivo come motore di pensiero e di cambiamento. La serata di lunedì 16 ottobre, con la partecipazione del giornalista Raffaele Crocco, affronterà in particolare le dinamiche dell’odio e della costruzione del nemico, culminando con una dura denuncia delle atrocità di guerra.

L’edizione offrirà inoltre l’occasione di intrecciare esperienze e sguardi dei fondatori del Festival e di alcuni importanti protagonisti delle prime edizioni, a cominciare dal grande cineasta polacco Krzysztof Zanussi, che nella mattina di martedì 17 ottobre attraverserà venti anni di cinema, dubbio e fede in dialogo con il filosofo Francesco Ghia. L’appuntamento, in collaborazione con il Comune di Trento, si terrà presso la Sala Falconetto di Palazzo Geremia. Nel pomeriggio Zanussi sarà protagonista della tradizionale intersezione del Festival con il Cineforum del Teatro San Marco; grazie alla collaborazione dell’Istituto Polacco di Roma sarà possibile rivedere il rarissimo “Imperativo”, premiato a Venezia nel 1982.

Per informazioni sul programma completo e i film in concorso: www.religionfilm.com/it/film-in-concorso.

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