Nuove scoperte sull’origine dell’Homo

E’ stata presentata a Rovereto la nuova edizione del festival dedicato al film archeologico

“Si tratta di una scoperta sensazionale perché è la prima volta, nell'ambito della paleontologia umana, che si trovano così tanti ominidi in perfetto stato di conservazione”. Maurizio Battisti, archeologo del Museo civico di Rovereto, ci anticipa qualche curiosità della conversazione sull'Homo Naledi, che si terrà il 7 ottobre nell'ambito della 27ª Rassegna internazionale del Cinema Archeologico, organizzata dalla Fondazione Museo Civico in collaborazione con la rivista Archeologia Viva. L'incontro con l'antropologo Damiano Marchi, dell'Università di Pisa, unico ricercatore italiano del team che sta studiando l'Homo Naledi, cercherà di dare ulteriori risposte sull'origine del genere umano. “La scoperta è avvenuta un paio di anni fa in Sud Africa”, nelle vicinanze della cosiddetta “culla dell'umanità” e “costituisce un grosso salto nelle ricerche sull'origine della specie umana, in quanto gli scheletri rinvenuti presentano caratteristiche degli arti simili alle nostre, anche se il loro cervello era ancora piccolo, poco dopo gli australopitechi”, aggiunge Battisti che farà da moderatore all'incontro. I ritrovamenti devono essere ancora datati.

Ma aldilà della curiosità per l'origine della nostra specie, rimangono sempre tutte interessanti le proposte della Rassegna, che si espande ulteriormente grazie alla collaborazione con la Fondazione Giancarlo Ligabue di Venezia, da cui ci si attendono ricadute positive – anche per la promozione della Città della Quercia – in una prospettiva pluriennale. Nell'immediato, la collaborazione porterà all'inaugurazione, sabato 1° ottobre, della mostra Il mondo che non c’era. L’arte precolombiana nella Collezione Ligabue. L'evento, che ha avuto un grande successo a Firenze, sarà ospitato presso palazzo Alberti-Poja fino al 6 gennaio.

La Rassegna aprirà offrendo due spaccati di carattere locale: la Preistoria e i Reti in Trentino. Si spazierà poi in varie epoche e in diverse parti del mondo: da Roma a Pompei, dall'Egitto a Cirene Atene d’Africa, dal Sahara all'Iran (con la moschea di Isfahan), dalle donne vichinghe dell'Islanda alle civiltà latinoamericane. Al termine delle proiezioni verrà proposta un'inedita tavola rotonda sul futuro ruolo dei musei.

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