In via Lungo Leno, a Rovereto, destro sta sorgendo un nuovo laboratorio di sartoria che offrirà nuove opportunità alle persone con disabilità o disturbo dello spettro autistico. Il progetto è promosso dalla cooperativa sociale Impronte, e si realizzerà grazie al coinvolgimento della Fondazione Helpida di Bologna e del Mart.
“Questo progetto – ha spiegato la presidente di Impronte Serenella Cipriani – è molto importante per noi, perché ci consente di integrare risorse pubbliche con altre private e del territorio che abitiamo, grazie all’intreccio di diverse relazioni, con l’obiettivo di offrire nuove competenze e nuove opportunità alle persone che seguiamo. In altre parole, si tratta di un nuovo passo avanti nella sfida sempre aperta per raggiungere una sostenibilità economica, sociale e lavorativa”.
Il progetto, infatti, è stato finanziato dalla Fondazione Helpida di Bologna, dopo che il suo segretario generale Alberto Lenzi, a Rovereto per lavoro, aveva apprezzato la qualità e la cura del dettaglio degli oggetti di Impronte messi in vendita nel negozio in centro Nepiunemeno. Da questo incontro casuale e dalla sua volontà di capire di più rispetto a ciò che stava dietro a quegli oggetti, è nata questa iniziativa e la possibilità di internalizzare tutte le fasi di produzione dei manufatti grazie all’acquisto delle attrezzature professionali necessarie.
Borse, ziani, portacellulari e gli altri oggetti sartoriali realizzati, come ha spiegato il direttore di Impronte Filippo Simeoni, hanno una matrice green, ovvero vengono creati riutilizzando i materiali promozionali del Mart, rappresentato in conferenza stampa da Ornella Dossi.
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