Si è svolto oggi a Trento un flash mob, in piazza Duomo, per chiedere la liberazione di Julian Assange, fondatore di Wikileaks, detenuto da anni a Londra senza processo per aver reso pubblici documenti sulle torture e i crimini commessi dai militari e dai servizi segreti Usa nelle guerre in Afghanistan e in Iraq.
A qualche giorno dalla sentenza dell’Alta Corte britannica, chiamata ad esprimersi entro il 21 febbraio sull’estradizione di Assange negli Stati Uniti, gli attivisti trentini hanno chiesto la liberazione del fondatore di Wikileaks, in nome della libertà di informazione.
“La sua salute sta peggiorando, fisicamente e mentalmente. La sua vita è in pericolo ogni giorno in cui rimane in prigione”, ha detto la moglie di Assange, Stella: “Julian morirà se verrà estradato negli Stati Uniti”.
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