C’è uno spettacolo nello spettacolo – quest’anno ancora più dilatato nel tempo e nel clamore – al Festival della canzone italiana di Sanremo: sono le conferenze stampa che si tengono nelle due sale allestite dalla Rai. Quella del Roof, sopra il Teatro Ariston, è rivolta ai giornalisti della carta stampata, tv e web (vi si svolgono le conferenze dell’organizzazione a mezzogiorno) mentre la Sala Stampa “Lucio Dalla” all’ultimo piano del Palafiori ospita i giornalisti delle tante radio accreditate.
Ognuna delle due sale attribuisce un riconoscimento speciale: il Premio della Critica “Mia Martini” è stato assegnato a Loredana Bertè con “Pazza” (“un premio che è tornato a casa” come ha detto la cantante calabrese visibilmente emozionata), mentre il Premio Sala Stampa “Lucio Dalla” è andato alla canzone “La noia” di Angelina Mango, risultata poi anche vincitrice della manifestazione.
Nelle due sale si svolgono le conferenze stampa di tutti i cantanti partecipanti, ma oltre ai colleghi giornalisti vi si incontrano tantissime persone che aspettano gli artisti al di fuori della struttura e nei corridoi vicini. E loro arrivano accompagnati dagli addetti delle case discografiche e sono preceduti dall’ascolto della propria canzone in gara.
Nel corso della conferenza – che dura dai 20 ai 30 minuti – alla breve presentazione del cantante seguono le domande dei giornalisti che sono spesso scontate e banali ma che talvolta permettono al personaggio di raccontarsi in prima persona, non solo per le sue scelte musicali ma anche per altri aspetti della sua personalità. è successo quest’anno con Emma che ha pianto nel raccontare la malattia che l’ha perseguitata per anni, la perdita prematura del padre e la difficoltà di non farsi travolgere dal dolore.
Alessandra Amoroso ha denunciato di essere stata vittima dell’odio social che l’ha ferita profondamente, leggendo alcuni dei messaggi ricevuti: insulti gravi in una vera campagna d’odio promossa per il fatto che in un video lei avrebbe rifiutato un selfie. “Mi sono sentita messa all’angolo, sono andata in Colombia e non volevo più tornare”, ha confessato, anche se poi è riuscita a riprendere a cantare. Anche BigMama ha parlato della discriminazione subita per il suo aspetto fisico, Ghali della sua difficile esperienza per sentirsi un italiano vero, nato in Italia da genitori tunisini.
Geolier ha vinto la classifica della serata delle cover precedendo autori e interpreti e canzoni che sono pietre miliari come Vecchioni, Battisti, Dalla, Cocciante, Leonard Cohen. Visto che la sua vittoria ha creato diversi malumori tra il pubblico in sala, una giornalista il giorno dopo in sala stampa gli ha fatto presente che altre esibizioni meritavano come quella di Skin con i Santi Francesi e di Angelina Mango, rincarando infine la dose con la domanda diretta: “Fossi in te mi sentirei un po’ a disagio, non ti senti di aver rubato la vittoria?”.
La risposta di Geolier è stata significativa: “Io mi sento a disagio a rispondere a questa domanda. Non mi sento di aver rubato, è una brutta parola”.
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