Il livello di disagio psicologico di ragazzi e ragazze sta diventando allarmante: lo dicono specialisti, medici, politici e addetti ai lavori. E’ necessario rispondere in modo sinergico, e anche la scuola può e deve fare la sua parte.
Gli indirizzi ministeriali e provinciali per la promozione della salute riconoscono alla scuola un ruolo fondamentale per prevenire e gestire il disagio psicologico giovanile che sta diventando sempre più importante sia in termini di diffusione che di gravità.
In Trentino la delibera di maggio 2023 “Una scuola che si prende cura – linee guida per la promozione del benessere psicologico a scuola” richiede alle scuole di adottare un approccio bio-psico-sociale per la prevenzione del disagio nella scuola.
Quali sono le direzioni per l’attuazione di questo cambiamento paradigmatico che viene richiesto alle Istituzioni Scolastiche? Esistono modelli già sperimentati ai quali ispirarsi?
Per rispondere a queste domande e richieste, che richiedono necessariamente un cambiamento di paradigma e di impostazione didattica, l’Istituto Artigianelli di Trento e OdfLab – il Laboratorio di Osservazione Diagnosi e Formazione dell’Università di Trento – hanno studiato un nuovo modello pedagogico, didattico e organizzativo che risponde alle esigenze di promozione della salute e prevenzione del disagio identificate dagli indirizzi ministeriali. Una piramide per la promozione del benessere che si pone l’obiettivo di rispondere alle esigenze di presa in cura in sinergia con gli enti del territorio e nazionali.
Per approfondire il tema e presentare il modello elaborato all’interno del contesto Artigianelli, l’Istituto e OdfLab promuovono lunedì 29 gennaio dalle 15 alle 17.30 presso l’Aula Magna del Collegio Arcivescovile, in Via Endrici 23 a Trento, il convegno “La scuola che cura. Un modello integrato per la prevenzione del disagio psicologico giovanile”.
Sono previsti interventi di Roberta Bommassar (Psicologa, Psicoterapeuta e Presidente dell’Ordine degli Psicologi di Trento), Monica Zambotti (Dirigente dell’ufficio per le politiche di inclusione e cittadinanza), Paola Venuti (Psicologa, Psicoterapeuta, pro-rettrice alla didattica dell’Università degli Studi di Trento), Carolina Coco (Psicologa e Psicoterapeuta), Stefano Cainelli (Psicologo e Musicoterapeuta), Erik Gadotti (Psicologo e Direttore Istituto Artigianelli di Trento), Marco Franceschini (Vice Direttore Istituto Artigianelli), Casandra Cristea (Scuola Centrale Formazione), Marietta Remoundou (The Hellenic Association of Positive Psychology), Mente locale (laboratorio di inclusione scolastica e sociale).
Al convegno, che rappresenta un’opportunità unica per tutti i professionisti della salute mentale, educatori, insegnanti e chiunque sia interessato al benessere psicologico nel contesto educativo, saranno presentati i risultati finali e le prospettive future del progetto Erasmus+ “Positive Academy” da SCF (Scuola Centrale Formazione), un approccio europeo per l’introduzione dei principi della psicologia positiva all’interno dei contesti educativi e per la prevenzione del burn-out dei professionisti della salute mentale, e i primi risultati ottenuti all’Istituto Artigianelli attraverso questionari, focus group e storytelling.
Il programma completo è sul sito dell’Istituto Artigianelli.
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