“Nel mio giardino ho una pianta di tiglio secolare. Dopo una potatura di grossi rami ho notato attorno al taglio delle depressioni e sono comparsi dei piccoli puntini bianchi con aloni rossastri. Mi è stato detto che è un cancro del ramo. Cosa posso fare per salvare la pianta?”.
Miriam (Sacco di Rovereto)
In autunno i rami delle piante rimangono nudi ed è in quel momento che è più facile verificare anomalie e alterazioni, come quelle causate dai cancri rameali. I sintomi più evidenti sono prima avvallamenti e poi ingrossamenti, che a volte possono rivelare spaccature più o meno profonde nella corteccia, dalle quali può fuoriuscire una sostanza appiccicosa al tatto, giallastra, che in seguito si rapprende. Compaiono quasi sempre delle piccole palline rossastre che sono i corpi fruttiferi contenenti le spore di diffusione del patogeno. La parte sottostante della pianta durante l’estate appare sofferente, con fogliame appassito, mentre il ramo presenta una secchezza apprezzabile con rami e rametti che facilmente si spezzano.
I cancri sono causati da diversi agenti patogeni (funghi o batteri) che attaccano la pianta in presenza di lesioni, ferite o tagli di potatura. La prima cosa da fare è disinfettare bene le ferite di qualsiasi tipo con una miscela di sali di rame, soprattutto dopo le potature o le grandinate violente. Vanno poi coperti i tagli più importanti con gli appositi mastici cicatrizzanti reperibili presso i negozi di prodotti per l’agricoltura o i garden center.
Una volta che sono penetrati all’interno dei tessuti legnosi questi patogeni sono molto difficili da combattere. Va eseguito subito il taglio definitivo della porzione legnosa infetta. Le piante colpite alla ripresa vegetativa primaverile vanno sorvegliate, perché il fungo o batterio potrebbe aggredire altri rami. Eventualmente, anche se in piena estate, procedere subito al taglio del ramo. Qualora ad essere attaccato fosse il tronco, bisognerà ricorrere all’intervento di personale specializzato (ma il costo si giustifica solo se si è in presenza di esemplari di pregio, antichi o di alberi monumentali).
Va precisato che al cancro rameale sono soggette tutte le piante legnose, ornamentali o da frutto, caducifoglie e sempreverdi, conifere o latifoglie e arbusti.
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